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Piante officinali in Calabria

rosmarino

Rosmarino

Rosmarinus officinalis 

Famiglia: Labiatae

Il nome generico latino e quasi tutti i nomi dialettali, sono concordi nell’assegnare a questo arbusto l’appellativo di “fiore del mare “ indicando la sede preferenziale del suo habitat, cioè le zone litoranee marittime.

Habitat

Cresce spontaneo lungo tutta la costa meridionale ed insulare della penisola fino a 800 metri d’altezza. Predilige luoghi arenosi, aridi e soleggiati

Morfologia

Pianta arbustiva perenne con fusto legnoso che può arrivare fini a 200 cm d’altezza. Radici profonde e resistenti. Foglie sessili,  lineari , lanceolate che si addensano sui rami. I fiori sono piccoli, raggruppati in piccoli grappoli di colore azzurro chiaro.

Cespuglio con rami prostrati o ascendenti, raramente eretti; corteccia bruno-chiara. Foglie lineari, revolute sul bordo, dunque apparentemente di 2-3 X 15-28  mm, verde-scure e lucide di sopra, bianco-tomentose di sotto; fascetti ascellari generalmente presenti. Racemi ascellari brevi, 4-16flori; calice pubescente bilabiato 5-6 mm, diviso su 1/3; corolla 10-12 mm, azzurro-chiaro o lilla, raramente rosea o bianca.

Tecnica colturale

Labiata erbacea perenne di facile coltura; la coltivazione è in tutto simile a quella dell’Origanum majorana, la scelta del terreno non presenta particolari difficoltà; occorre però che esso sia permeabile e ben lavorato. Come per tutte le colture perenni è assai importante che il terreno sia esente da erbe infestanti, le quali renderebbero assai costoso il diserbo manuale della coltivazione. L’origano si riproduce per semina in maggio-giugno in vivaio e successivo trapianto a dimora in autunno su file distanti circa mezzo metro con un intervallo di circa 30 cm fra pianta e pianta; sono stati fatti anche esperimenti di semina

 

Fioritura:

Da marzo fino a novembre, esclusi  i mesi estivi

Tempo balsamico

Giugno (maggiore concentrazione di principi attivi: amari e tannini )

Parti utilizzate:

Le foglie e i fiori freschi fatti essiccare all’ombra, l’olio essenziale.

Usi

Nella medicina popolare il rosmarino viene ampiamente utilizzato per le sue azioni balsamiche, antireumatiche antisettiche, antinevralgiche, cicatrizzanti, diuretiche, viene altresì  utilizzato in diversi ambiti. Alimentare: viene utilizzato per la preparazione di infusi per agevolare la diuresi, la digestione e per sedare la tosse. Erboristici: l’olio essenziale viene utilizzato per via esterna per curare problemi di circolazione. Estetici: costituisce la base principale di profumi, colluttori e dentifrici Culinario: insaporitore per le carni e per i legumi.

Nomi dialettali

rosumarinu, romasinu, rosmarinu.

Curiosità

In passato veniva utilizzato dalle donne in gravidanza, come calmante per il mal di denti.   In un sacchetto si mettevano dei rametti di rosmarino e poi veniva appoggiato sulla parte dolorante. Con lo stesso sistema veniva curato il torcicollo.

Testi a cura di: Altobella Sigilli Divulgatore Agricolo Arsac

Le notizie riportate nelle schede monografiche sono solo informative. L’eventuale uso delle essenze deve essere effettuato seguendo le indicazioni di personale specializzato.

Per segnalare altri usi tradizionali della pianta, nomi dialettali o altre curiosità invia una mail a arsacweb@gmail.com

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