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Gli antichi Greci conoscevano la Calabria come Enotria, “Terra del vino”, e i vini calabresi venivano offerti come premio ai vincitori delle Olimpiadi.
Il territorio calabrese è un meraiglioso e complesso mosaico di paesaggi, costituito da aspre catene montuose, boschi solcati dalle fiumare, valli e dolci distese collinari, scogliere e coste luminose, antichi borghi. I vigneti coltivati in questi posti così diversi tra di loro, in riva al mare o in pianura o in stretti terrazzamenti, sui versanti delle colline e delle montagne, offrono una grande biodiversità, che consente la produzione di vini tipici ed esclusivi dalla storia unica.
Le 10 produzioni calabresi a Indicazione Geografica Protetta (IGP) tutelate a livello comunitario:
I Vitigni Calabresi
Il vitigno a bacca rossa più coltivato in Calabria è il Gaglioppo, Di grande rilevanza anche il Magliocco Dolce, chiamato Arvino nella area del Savuto, Lagrima nell’Esaro e nel Pollino, Guarnaccia nera nella zona di produzione del Verbicaro. Altri vitigni regionali sono il Greco nero, il Calabrese detto anche Nerello Calabrese, l’Aglianico, il Nerello Cappuccio e quello Mascalese, il Castiglione e il Nocera. Tra i vitigni a bacca bianca: il Greco Bianco, il Mantonico bianco, la Guarnaccia bianca, il Moscatello, il Pecorello e la Malvasia bianca.
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