Piante officinali in Calabria

Le caratteristiche pedo-climatiche del territorio calabrese permettono lo sviluppo spontaneo di una ricca varietà di piante officinali che rivestono da sempre un ruolo importante negli usi e tradizioni delle popolazioni rurali calabresi

L’Arsac, consapevole dell’importanza che tali essenze rivestono, lavora sulle Piante Officinali sin dal 1994. Ha partecipato a diversi progetti insieme ad altre Istituzioni a livello regionale, interregionale e internazionale. In particolare presso il Centro Sperimentale Dimostrativo Arsac di Lamezia vengono svolte attività di sperimentazione e collaudo su molte specie officinali attualmente coltivate in Calabria. Presso il Centro sono inoltre presenti un laboratorio di estrazione e trasformazione dalle Piante Officinali, un laboratorio di fitocosmesi e un laboratorio di tintura naturale delle fibre e dei tessuti;

La realtà di produzione delle piante officinali in Calabria

In Calabria le specie officinali coltivate sono 11, la produzione è caratterizzata innanzi tutto dalla presenza di due piante storiche: il  bergamotto con circa 1800 ha di superficie coltivata, concentrati nella provincia di Reggio Calabria, 45 comuni interessati alla coltivazione; la liquirizia con 1000 ha di superficie, concentrata nella provincia di Cosenza e Crotone prevalentemente ma sono coinvolti anche comuni nella provincia di Catanzaro e di Reggio, soprattutto della fascia Jonica. Entrambe le colture hanno una storia di coltivazione e di trasformazione nella nostra regione di secoli, le coltivazioni hanno ottenuto il riconoscimento della Dop.

Per quanto riguarda il bergamotto la produzione principale resta l’olio essenziale, ma negli ultimi anni si è incrementata sempre di più la produzione dei succhi, e degli estratti a 360° perché sempre più utilizzato in vari prodotti nutraceutici per il benessere della persona.

I principali prodotti della liquirizia sono la radice essiccata e tagliata a bastoncini per uso erboristico, ma soprattutto la concentrazione e la produzione di caramelle, polvere per le gelaterie, liquorerie, cosmetici, etc. Due sono le realtà di trasformazione più importanti in Calabria, Nature Med (Castrovillari), Amarelli (Rossano Calabro), nel crotonese c’è una piccola realtà di trasformazione della radice di liquirizia ai fini erboristici.

Il resto delle produzioni officinali in Calabria vede come protagonista l’origano che in questi ultimi 10 anni ha visto l’abbandono della raccolta spontanea e l’aumento delle superfici coltivate. Oggi gli ettari investiti a tale coltura sono circa 35 ha sull’intero territorio regionale, i comuni coinvolti sono in tutte le provincie calabresi. Restano ancora delle realtà di commercializzazione dell’origano che acquistano dai raccoglitori dello spontaneo, riguarda alcune aziende della provincia di Cosenza e di Catanzaro. Il goji in Calabria ha una superficie di coltivazione di 38 ettari tutti concentrati nella provincia di Cosenza e in un’unica azienda produttrice.

Anche la Lavanda in questi ultimi 5 anni è entrata nelle coltivazioni calabresi con circa 5 ha concentrati tra la provincia di Cosenza, (area Parco del Pollino, Morano Calabro) e nella provincia di Catanzaro, (comune di Lamezia Terme).  

La coltura dello zafferano si estende su una superficie di tre ettari con tre aziende coinvolte, 2 nella provincia di Reggio Calabria e una nella provincia di Cosenza.

La salvia è coltivata su circa 3,5 ha in prevalenza tra le provincie di Reggio Calabria e Vibo Valentia; lo stesso è per le specie di alloro e Rosmarino.

Il gelsomino è ancora ancora coltivato in Calabria anche se solo su una piccola superficie di  5 ha nella zona della Locride, in provincia di  Reggio Calabria.

Per quanto riguarda il cedro occorre fare una precisazione, la superficie attualmente coltivata a cedro in Calabria è di circa 100 ha tutta concentrata nella Costa Tirrenica Cosentina, denominata anche riviera dei Cedri, la varietà che si è al 90% la liscia di Diamante, non manca la varietà ebraica Etrog quella greca Policarpa, tuttavia questo settore ha un unico  sbocco commerciale legato alla festa religiosa delle Capanne della religione Ebraica.

Le realtà vivaistiche di produzione di piante officinali in Calabria sono tre, una nella provincia di Cosenza, una di Crotone, una di Reggio Calabria.

Quella  della provincia di Reggio Calabria, produce piantine di Origano derivanti dal germoplasma locale calabrese, elicriso da germoplasma locale, e tutte le altre principali specie officinali, dalle mente, rosmarino, salvia, alle lavande etc.

La realtà vivaistica della provincia di Crotone è specializzata nella produzione di piantine di Aloe, vera e arborescens.

Quella della provincia di Cosenza produce piantine di Aloe arborescens, lavanda, timo e salvia.

Due sono le realtà produttrici di quarta gamma sulle piante officinali, in particolare riguardano le aromatiche fresche, entrambe le realtà si trovano nella provincia di Vibo Valentia, entrambe le realtà vendono per la grande distribuzione a livello nazionale.

Un’altra realtà di produttori di aromatiche fresche quarta gamma si trova nella provincia di Reggio Calabria, è di dimensioni medio piccole e produce soprattutto per il territorio circostante.

Le realtà dei grossisti venditori di spezie importate sono circa 10 distribuiti su tutto il territorio regionale. Tra le specie importate oltre al pepe nero, bianco, rosso, peperoncino etc, ci sono anche la liquirizia e l’origano. 

Raccolta dallo spontaneo

Liquirizia, Origano, finocchio selvatico(azienda della provincia di Reggio Calabria, che lavora ed essicca i semi raccolti dallo spontaneo), ginestra, mirto, anice selvatico, elicriso, sono le specie da cui si raccoglie dallo spontaneo abbondantemente. Per la ginestra la raccolta spontanea viene utilizzata prevalentemente in Calabria dalle aziende produttrici di essenze, soprattutto nella provincia di Reggio Calabria. Per quanto riguarda l’origano, il finocchio selvatico e la liquirizia  la raccolta dello spontaneo è utilizzata sempre all’interno della regione dalle realtà di trasformazione  esistenti, le cose cambiano con il mirto e l’elicriso che vede raccoglitori provenienti anche da fuori regione, le due specie sono anche  utilizzate  a livello regionale, dal settore liquoristico il primo e dal settore cosmetico il secondo. La raccolta spontanea riguarda anche il carciofo selvatico con una realtà del reggino che li utilizza per produzioni sott’olio. La raccolta spontanea non è controllata e non è regimentata in nessun modo. Coltivare specie officinali, pertanto, diviene di prioritario interesse ai fini conservativi privilegiando quelle che possono adattarsi alle specifiche condizioni climatiche; per una  fonte alternativa di reddito.

Il settore delle piante officinali in Calabria  è un settore di “nicchia” ma con un trend in espansione ed un potenziale ancora tutto da sfruttare, in particolare cito due specie che hanno grossi potenziali: le colture dell’origano e della liquirizia hanno ancora ampi spazi per l’aumento delle superfici coltivabili. Il settore vede coinvolte circa una 50 di aziende agricole per le specie con superfici piccole, le aziende agricole di bergamotto e di liquirizia sono molte di più circa un migliaio. La superficie totale investita per liquirizia,  bergamotto e cedro è di circa 2900 ha, mentre per le altre specie la superficie totale è di circa 100 ha. Negli ultimi 10 anni c’è stato un aumento lento ma costante della coltivazione delle officinali, anche delle superfici biologiche, che interessano quasi la totalità dei 100 ettari, infine si segnala la nascita in questi ultimi anni di  diverse realtà, medio piccole, di produzione di cosmesi a base di piante officinali. Tuttavia nonostante i numeri in crescita, gran parte del fabbisogno di materie prime anche nella nostra regione è soddisfatto dall’offerta estera (liquirizia e origano soprattutto).

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