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RISCONTRI POSITIVI PER LA FRAGOLA LIGEA IN CALABRIA

Da qualche settimana nell’area di Lamezia Terme è iniziata la raccolta di LIGEA, la nuova varietà di fragola ottenuta con il programma di miglioramento genetico che ARSAC (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) conduce sul territorio calabrese insieme al CREA – Centro di ricerca Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura – Sede di Forlì e Cooperativa Ortofrutticola Torrevecchia di Lamezia Terme (CZ).

Ligea conferma le sue peculiarità di pianta rustica e di alta qualità dei frutti.

Si raccolgono infatti frutti di calibro elevato ed omogeneo, uniformi nella forma e con colore molto attraente che si presenta completo. Elementi che, in questa fase stagionale, è difficile ritrovare tutti insieme in altre varietà.

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Fragola Ligea nell’Azienda Galati Giuseppe (socio Torrevecchia) in questa fase stagionale

Quest’anno si punta a proseguire il percorso già avviato con Ligea basato su un prodotto di elevata qualità, molto richiesto per le confezioni Premium ed in grado di aumentare la riconoscibilità delle produzioni.

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Ligea commercializzata dalla Cooperativa Torrevecchia in questo periodo stagionale

Il salto di qualità è avvenuto quando i produttori hanno iniziato a coltivare Ligea con tecniche di nutrizione più adeguate alle sue esigenze specifiche ed anche quest’anno, nonostante le difficoltà iniziali nella fase di post-trapianto, i risultati sono positivi e si vedono (foto sotto)

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Fragola Ligea nell”Azienda Muscimarro Giuseppe (socio Torrevecchia) in questa fase stagionale

Nelle ultime settimane in Calabria si è assistito ad un generalizzato recupero vegeto-produttivo e ad un significativo aumento dei quantitativi di raccolta per tutti gli impianti, dopo gli inconvenienti iniziali che si sono verificati, nell’autunno scorso in fase di post trapianto, sulla quasi totalità delle varietà nei nuovi impianti del Sud Italia.

Infatti anche in Calabria, come in tutti gli areali fragolicoli del Sud Italia e in genere degli ambienti mediterranei, l’avvio della nuova campagna produttiva è stato caratterizzato da una elevata mortalità in post-trapianto delle piante “a radice nuda”.

Questa problematica ha costretto i vivaisti alla fornitura di alti quantitativi aggiuntivi di piante ed i produttori a procedere a continui rimpiazzi che si sono protratti fino a metà novembre dello scorso anno, ritardando di più di un mese la costituzione degli impianti con questo tipo di piante.

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Alta incidenza di fallanze in post-trapianto

E’ opinione diffusa che si sia trattato di un fenomeno anomalo probabilmente determinato da problematiche connesse con le temperature più elevate della norma sia nei vivai d’altura nelle settimane precedenti le operazioni di estirpazione, che nelle aree di produzione al momento della messa dimora delle piante (ottobre), e salvo rare eccezioni, ha interessato tutte le varietà.

Nella fase successiva ai trapianti (ed ai rimpiazzi) è stata notata anche lentezza e difficoltà di radicazione e di sviluppo vegetativo. Mai, come quest’anno, in Calabria gli impianti, nei primi mesi successivi al trapianto, si sono presentati così disformi nello sviluppo vegetativo ed in ritardo di alcune settimane nella entrata in produzione.

Il fatto che Ligea, superata la fase critica, stia evidenziando le sue qualità è un’ottima conferma dell’affidabilità di questa varietà.

Il gruppo di lavoro ARSAC

Maurizio Funaro (Responsabile), Mario Ambrosio, Maria Grotteria, Luigi Longo, Giuseppe Matozzo, Gianfranco Spagnolo.

Ufficio Sperimentazione di Catanzaro

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Publicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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