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Il Servizio Fitosanitario Regione Calabria – Arsac opera per l´applicazione in tutto il territorio regionale delle normative comunitarie, nazionali e regionali in materia di protezione delle piante e prevenzione dei rischi fitosanitari.
Il Servizio Fitosanitario Regionale (SFR) è l’autorità competente per la protezione delle piante, art. 6 del d.lgs. 2 febbraio 2021 n. 19:
1.Autorizzazioni alle produzioni vivaistiche e certificazione.
2.Controlli fitosanitari all’import (paesi terzi) ed export (certificati fitosanitari).
3.Tenuta del Registro Ufficiale Operatori Professionali (RUOP).
4.Autorizzazione al rilascio del Passaporto delle Piante (PP).
5.Monitoraggio fitosanitario, organismi nocivi da quarantena.
6.Attuazione delle misure di lotta obbligatoria sugli Organismi Nocivi.
7.Elaborazione dei disciplinari di produzione integrata.
8.Applicazione del Piano di Azione Nazionale (PAN) – abilitazioni acquisto e uso dei Prodotti Fitosanitari.
9.Prescrizione sul territorio di competenza delle misure fitosanitarie ufficiali, es. la distruzione dei vegetali
10.Comunicazione e informazione delle attività fitosanitarie
Nello svolgimento delle funzioni d’Istituto il SFR è supportato dagli Ispettori Fitosanitari dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese (ARSAC) ai sensi della convenzione Rep. 16371 del 17/05/2023, approvata con DDG 6573 del 15/05/2023, rapporto di collaborazione nato nel 2010 ed consolidato nel tempo
Cittadella Regionale – Loc. Germaneto – 88100 Catanzaro
Tel. +39 0961 8511
PEC: dipartimento.agricoltura@pec.regione.calabria.it
Il Servizio Fitosanitario si avvale di altri due laboratori Fitosanitari dell’Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese situati a Locri (RC) e a San Marco Argentano (CS).
I due laboratori sono attualmente Laboratori Ufficiali designati esclusivamente per le “altre attività ufficiali” che si avvalgono della deroga di cui all’articolo 40 del Regolamento (UE) 2017/625
Oggi come non mai, è evidente a tutti l’importanza di una agricoltura che sia essa stessa tutela e presidio per l’ambiente. La prevenzione fitosanitaria, con l’impiego di soluzioni eco-sostenibili e funzionali ai moderni criteri di difesa integrata e biologica, è la strada da perseguire e che deve caratterizzare l’agricoltura italiana, al fine di assicurare, non solo maggiori quantità di cibo sano e certificato, ma contribuire anche a contrastare i danni dovuti ai gas serra ed ai cambiamenti climatici. L’applicazione, a livello nazionale del PAN, Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (attualmente in fase di revisione), è una delle sfide che caratterizzerà in futuro il settore primario. Approvato con decreto il 22 gennaio 2014, in applicazione alla Direttiva europea 2009/128/CE, definisce gli obiettivi, le azioni, le modalità e i tempi per la riduzione dei rischi e dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità. Ciò incentivando una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, favorendo, le tecniche agronomiche e di controllo integrato e biologico, affinché gli utilizzatori professionali di prodotti fitosanitari adottino pratiche e principi attivi che presentano il minor rischio per la salute umana e l’ambiente.
Definita dal PAN come “Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari”, la difesa integrata consiste nell’impiego congiunto di alcune tecniche agronomiche, fisiche, genetiche, biologiche adeguate a mantenere i parassiti al di sotto della soglia di tolleranza.
Prevede:
Servizi utili per la difesa integrata obbligatoria:
Difesa integrata volontaria
La difesa integrata volontaria è un sistema realizzato attraverso norme tecniche specifiche per ciascuna coltura e indicazioni fitosanitarie vincolanti ( disciplinari di produzione ), comprendenti pratiche agronomiche e fitosanitarie e limitazioni nella scelta dei prodotti fitosanitari e nel numero dei trattamenti. In sostanza la difesa integrata volontaria corrisponde alla produzione integrata del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) o al Sistema di Qualità Nazionale della Produzione Integrata (SQNPI).
Difesa ai fini della produzione biologica
La difesa biologica si basa su approfondite conoscenze dei fattori naturali di limitazione dinamica delle popolazioni e può essere sintetizzata in tre punti:
Tra le pratiche più utilizzate per incrementare le specie utili si possono ricordare:
La difesa biologica rappresenta l’unico sistema di difesa dalle avversità applicabile nelle aziende che aderiscono al Regolamento 834/07 relativo all’agricoltura biologica.
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