Settore agroalimentare nel terzo millennio – Analisi e prospettive

Per avventurarsi ad analizzare il mercato agroalimentare, anche in ristretti ambiti locali, è prima necessario porre dei punti fermi in riferimento alle ripercussioni  ed alle ricadute territoriali della globalizzazione.

La moderna logistica dei trasporti e delle comunicazioni hanno letteralmente rivoluzionato il commercio mondiale, rendendo veloce ed economico l’acquisto di prodotti provenienti da ogni parte del globo. Basti pensare che ormai vi sono navi di capacità superiore a 21.000 TEU (1 TEU = 1 container = 40 metri cubi) che in un solo viaggio trasportano l’equivalente di decine di migliaia di Tir, sicchè le nuove  “autostrade del mare” superano e rendono obsoleti i concetti logistici che hanno sinora regolato gli scambi commerciali. Siamo così arrivati al punto che la reperibilità di prodotti esotici – frutta dall’America Latina, noci dalla California, cereali del Canada, kiwi dalla Nuova Zelanda etc – è diventata una cosa così comune e diffusa che ormai  non stupisce più nessuno.

Dunque viviamo in un mondo interconnesso dove cadono le rendite di posizione ed anche i mercati del settore agroalimentare, dopo quelli finanziari, tecnologici ed industriali, diventano mercati globalizzati e mettono in competizione diretta merci prodotte agli antipodi geografici del pianeta. E’ del tutto evidente come nell’occidente industriale e tecnologico la produzione di commodity e prodotti grezzi è da considerasi assolutamente antieconomica. I maggiori costi per la manodopera, per l’acquisizione del capitale fondiario, le stringenti norme sulla sicurezza, il peso del costo energetico sono tutti elementi importanti che determinano un incolmabile divario di competitività in favore dei “paesi emergenti” e a discapito dei paesi industrializzati. In detto contesto il settore agroalimentare occidentale è chiamato ad una ulteriore profonda innovazione volta a dare specificità alle produzioni in modo da sottrarle alla competitività del prezzo al ribasso e valorizzarne le peculiarità ambientali. Si tratta di porre in essere  politiche di marketing in grado di promuovere il prodotto permettendone la netta differenziazione dalle produzioni concorrenti.

 

Dr Domenico Solano 

Responsabile Centro Divulgazione Agricola Ce.D.A. 19 – Palmi (RC)

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Pubblicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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