SINTESI DEI RISULTATI OTTENUTI NEL QUADRIENNIO 2019-2023
Continua la prova condotta presso il Centro Sperimentale Dimostrativo ARSAC, ubicato nel comune di Rocca di Neto, provincia di Crotone, nell’ambito del progetto sulle energie rinnovabili in agricoltura, che ha visto l’ARSAC come soggetto principale e di raccordo tra la sperimentazione applicata ed i portatori di interesse, in primis gli operatori agricoli della regione che sono stati coinvolti attraverso importanti protocolli di intesa per una efficace azione di divulgazione dei risultati e delle attività progettuali.
Si tratta di una attività sperimentale di rilievo di attualità e di particolare interesse sociale, perché ricade nella filiera delle energie rinnovabili e prende in considerazione aspetti legati al sequestro di carbonio e alla sostenibilità ambientale.
La prova è stata effettuata su terreno alluvionale, giacitura in piano ad una quota di circa 34 metri s.l.m., tessitura franca con circa il 36% di scheletro con profilo profondo. La reazione del terreno è leggermente alcalina, mediamente calcareo, povero di sostanza organica, abbonda di potassio, calcio e magnesio ma povero di azoto e fosforo.
L’impianto è stato realizzato nel 2010, con disposizione delle piante secondo uno schema randomizzato. All’impianto, per la preparazione del terreno è stata eseguita una lavorazione profonda 40 cm con bivomere, seguita da erpicatura con frangizolle a dischi e da fresatura per l’affinamento del letto di semina idoneo ad ospitare le giovani piantine.
Lo schema sperimentale utilizzato è quello a blocchi randomizzati di n. 60 piante ripetuti n. 4 volte, per un totale di piante messe a dimora pari a n. 2.280, sesto di impianto m.3 x m.0,5 con una densità di piante ad ettaro pari a n.6.666.
Le specie di eucalitto messe a confronto, che sono state fornite in forma gratuita dalla Società Allasia Plant Magna Grecia, sono: Bradgsiana, Camaldulensis, Rudis, Occidentalis, Sargenti e Trabuti.
Considerate le finalità sopra esposte della sperimentazione, è stato adottato un protocollo agronomico a basso contenuto di imput energetico, con riferimento all’apporto di fertilizzanti, limitato all’apporto di fertilizzante azotato solo nel primo anno di impianto ed alle cure colturali, limitate alle sole operazioni di prevenzione e salvaguardia da incendi ed alla pulitura delle eventuali essenze spontanee nate nell’interfila nei primi anni di sviluppo delle piantine quando la competizione delle erbe spontanee è rilevante, mentre diventa sempre meno problematica con lo sviluppo.
L’apporto di acqua mediante irrigazione è stato effettuato esclusivamente nei primi due anni di impianto attraverso la tecnica della sub-irrigazione con manichetta forata antintrusione con erogatori posti a 30 cm di distanza.
I risultati dei rilievi dei dati produttivi sull’accrescimento, eseguiti nel mese di settembre del quinquennio 2019-2025 vengono sintetizzati nei prospetti e nei grafici di seguito riportati.
Sviluppo in altezza (Tabella 1 e Fig. 5) :
Ingrossamento al colletto (Tabella 2 e Fig. 6):
Ingrossamento a 180 cm dalla base del colletto (Tabella 3 e Fig. 7):
Accrescimento medio in percentuale (Tabella 4 e Fig. 8):
Dall’analisi dei dati, si evidenzia un differenziato sviluppo vegetativo e di conseguenza una differente produzione di biomassa utile per tutte le specie oggetto di osservazione. Tale produzione risulta maggiore per l’anno 2023, caratterizzato da una primavera particolarmente piovosa con temperature miti rispetto all’anno 2022.
Inoltre atro elemento che traspare e conferma quanto osservato in precedenza, e che la varietà Sargenti mostra una maggiore performance produttiva sia in termini di valori di accrescimento assoluti che percentuale nel periodo di osservazione.
Il Responsabile ARSAC CSD Val di Neto
Roberto BONOFIGLIO