La realizzazione dell’orto sinergico all’interno della Comunità Terapeutica del Centro Calabrese di Solidarietà di Santa Maria di Catanzaro , rientra nell’attività di collaborazione tra Arsac e la Rete degli Orti di Campana Amica che da anni coinvolge un gruppo di lavoro all’interno della Comunità Terapeutica stessa.
La terra semina valori …. Convinti che a partire dalla terra si possa ottenere molto sul versante dell’inclusione, il progetto nasce dalla volontà̀ di creare una attività all’interno di uno spazio naturale armonioso nel quale poter offrire un’opportunità̀ d’incontro, di collaborazione e di socializzazione con l’altro offrendo la possibilità̀ di acquisire nuovi strumenti ed esplorare nuove competenze. In una buona cooperazione infatti le singole risorse sviluppano ricchezze per tutti. La coltivazione delle piante, il contatto con la natura, il confronto con il mondo vegetale sono infatti in grado di apportare notevoli benefici sul fronte della formazione e del benessere della persona ma soprattutto rappresentano una strategia fondamentale di supporto e sostegno a persone con forme diverse di disagio migliorando sia il piano terapeutico individuale che quello dell’ inserimento lavorativo.
La Natura ci insegna che ogni suo abitante è indispensabile e collabora al benessere di tutti proprio come succede nell’agricoltura sinergica dove la forza dell’ecosistema integrale è rappresentata da tutti gli organismi presenti nell’agro-eco-sistema. L’orto sinergico si fonda sui principi di biodiversità, di mutuo aiuto tra i vegetali e tra gli organismi che abitano il suolo , in un orto sinergico infatti le PIANTE PERENNI CONVIVONO CON le PIANTE STAGIONALI, e la stessa verdura è presente CONTEMPORANEAMENTE A DIVERSI STADI (persino decomposta a nutrire uno stesso esemplare in fiore). Gli organismi presenti in un suolo spontaneamente nell’ orto sinergico non sono visti come un pericolo, ma come un pregio da coltivare nel modo migliore a supporto del massimo sviluppo agricolo (sinergia). L’orto sinergico dunque è il luogo fondamentale per creare sinergia all’interno del gruppo di lavoro della comunità, un’esperienza realmente inclusiva e capace di generare affezione e prossimità, un modo di prendersi cura di se stessi producendo anche del cibo destinato alla mensa della comunità stessa.