“Contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello sfruttamento del lavoro in agricoltura (caporalato)”.

Si è svolto presso la sede centrale dell’Arsac a Cosenza l’incontro di programmazione delle iniziative del progetto “Contrasto ai fenomeni del lavoro nero e dello  sfruttamento del lavoro in agricoltura (caporalato)”. Alla riunione hanno partecipato il presidente di Confagricoltura Cosenza, dott.ssa Paola Granata,  Emanuele Guarascio di Confagricoltura Cosenza, Franco Lucia di CIA-Calabria, Vincenzo Abruzzese della Codiretti-Cosenza e Tonino De Gregorio della UILA-UIL Calabria. Ha coordinato i lavori il commissario straordinario Arsac e sono stati coinvolti i funzionari dell’Azienda che fanno parte del gruppo di lavoro dedicato alla tematica.

V’è da considerare che il fenomeno della intermediazione illecita di manodopera, il reclutamento e l’impiego difforme dalla legge di lavoratori non è un tratto distintivo, né è precipuo del settore primario e, ciononostante, gli attori sociali ed istituzionali agricoli si stanno impegnando – autonomamente ed anche attraverso le iniziative promosse dall’Arsac in Calabria –  in attività di promozione della legalità e di dibattito sul tema. Molti hanno rilevato le criticità connesse al ruolo della grande distribuzione, ai contratti di filiera ed alle aste al doppio ribasso che hanno, fatalmente, effetti diretti sul reddito ricavabile dalle imprese e si scaricano sugli operatori agricoli.

È emersa la necessità di programmare a breve un secondo seminario informativo che, a due anni dalla promulgazione della legge 199/2016, faccia un primo bilancio della sua applicazione e proponga soluzioni, a cominciare dalla promozione di azioni concertate tra Amministrazione Regionale, sede Regionale dell’INPS, i Centri per l’Impiego, la Direzione Regionale del Lavoro, le Prefetture per la predisposizione di apposite convenzioni, per favorire il trasferimento in sicurezza dei braccianti in azienda. Il tema molto complesso si inserisce, ovviamente, tra quelli delle opportune e auspicabili politiche attive per l’incontro fra domanda e offerta di servizi abitativi e di ospitalità dei lavoratori e delle lavoratrici stagionali, anche per contrastare la nascita di ghetti e mettere i lavoratori in condizioni abitative dignitose e salubri.

Organizzazioni professionali e sindacali hanno assentito, inoltre, alla organizzazione di seminari di informazione/formazione sui contenuti del D. Lgs. 81/2008,  Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, da organizzare presso le sedi dei Centri Sperimentali di Arsac e/o presso alcune aziende delle  associazioni dei produttori agricoli. A tale riguardo sembra solo il caso di rammentare che la sussistenza di violazioni delle norme in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro costituisce indice di sfruttamento proprio ai sensi dell’art. 1 della legge 199/2016 che modifica l’art. 603-bis del codice penale.  I seminari hanno l’obiettivo di informare puntualmente – con riguardo alle colture maggiormente diffuse in regione – sui mutui  e rispettivi obblighi di datori di lavoro e lavoratori dipendenti in tema di sicurezza sul lavoro.

A sostegno di queste iniziative il gruppo di lavoro Arsac produrrà un’agile monografia divulgativa la cui stampa rientra tra le attività finanziate dal progetto.

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Pubblicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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