Nuove opportunita’ per il settore delle piante officinali in Calabria

Si è tenuto martedi, 20 novembre, presso il plesso scolastico di via Borsellino di Taverna di Montalto Uffugo, l’incontro dal titolo “Nuove opportunità per il settore delle piante officinali in Calabria”, promosso da Arsac e Coldiretti Calabria. L’incontro, finalizzato a concludere il corso di formazione curato da Arsac e promosso da Coldiretti,  è nato con l’obiettivo di valorizzare e potenziare questa particolare filiera sul territorio regionale.

In occasione della conclusione del corso, che ha previsto sia una fase teorica che una pratica, è stato illustrato anche il progetto redatto da Arsac “Costituzione della filiera delle piante officinali in Calabria”, che si focalizza su una serie di questioni alla base di questa filiera.

All’incontro hanno preso parte il Sindaco di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo, il Commissario Straordinario Arsac Stefano Aiello, il Presidente di Coldiretti Calabria Franco Aceto, il Direttore di Coldiretti Calabria Francesco Cosentini, Giovanni Maiorca dell’Ufficio Piani e Programmi di Arsac, Domenico Pascali del Centro di Divulgazione Agricola Arsac “Serre Vibonesi” e Luigia Iuliano del Centro Sperimentale Dimostrativo Arsac “San Pietro Lametino”, Giuseppe Orrico divulgatore dell’Arsac. Ha concluso i lavori il Consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri.

“Una filiera dalle molteplici potenzialità – ha sottolineato il Commissario Arsac Stefano Aiello – che , in una regione come la Calabria può giocare un ruolo molto importante non solo dal punto di vista economico, data l’altissima richiesta di piante officinali per i loro effetti benefici sulla salute, ma anche, in linea con le prerogative di Arsac, per la tutela della ricchissima biodiversità regionale”.

Infatti, gli obiettivi del progetto – dettagliatamente illustrato dai tecnici dell’Arsac – sono quelli di intercettare questo segmento di mercato, promuovere forme di associazionismo tra i produttori e di sinergia e collaborazione tra i vari enti. Il punto di partenza, come è emerso dall’incontro, dovrà essere quello dell’individuazione e della scelta delle piante officinali, che dovranno essere rigorosamente autoctone. Scelta mirata alla preservazione degli habitat naturali, ma anche in funzione dei principi attivi delle erbe e delle piante ed alle richieste di mercato. La prima parte della sperimentazione è prevista negli ambienti pedo-climatici adeguati; successivamente verranno effettuate prove di adattamento per analizzare e comprendere le variazioni dei principi attivi.  La seconda parte del progetto prevede l’utilizzo di tecniche di coltivazione tradizionali e innovative. Successivamente ci si concentrerà sull’aspetto della trasformazione e saranno sperimentate le tecniche di estrazione tradizionali ed innovative attraverso ultrasuoni e microonde (tecnica di sonizzazione).

 “Per quanto riguarda questa filiera complessa – ha aggiunto il Commissario – c’è necessità di sostenere la fase di produzione, ma soprattutto quella della trasformazione e quella della vendita, che risentono di maggiori problematiche. Questo progetto punta a trasformare i punti di debolezza di questo comparto in punti di forza, promuovendo l’aumento della qualità del prodotto e contestualmente la riduzione del prezzo di lavorazione, per acquisire competitività sui mercati”.

Al termine dell’incontro sono stati consegnati gli attestati relativi al corso di formazione teorico – pratico “Piante officinali”.

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Pubblicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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