A cura del Tecnico Divulgatore Agricolo Dr. Antonio Clasadonte
Periodo di riferimento | 1^- 3^ decade di Luglio 2024 |
AREA |
Area storica delle pre-serre di Catanzaro e Vibo Valentia e aree calabresi vocate alla coltivazione del Nocciolo (Corilys avellanae) |
Fase fenologica: | sviluppo e accrascimento della nocciola |
Avversità e stato fitosanitario:
Balanino (Curculio nucum)
Campionamento: nel periodo effettuare il monitoraggio settimanale, con il metodo cosiddetto “frappage” (Foto 1), che consiste nella cattura attraverso lo scuotimento delle branche, di alcune piante per appezzamento per provocare la caduta degli insetti su un telo, noi abbiamo utilizzato un telo sintetico di colore bianco, la soglia di intervento per il balanino (foto 2) è di 2-3 individui per pianta;
al raggiungimento della soglia si consiglia il trattamento con i seguenti insetticidi: Etofenprox (1) (2), Deltametrina (1) (3)
Note: (1) Tra piretroidi ed Etofenprox non più di 3 interventi all’anno indipendentemente dall’avversità. (2) Al massimo 1 intervento all’anno. (3) Al massimo 2 interventi all’anno
Inoltre in questa fase fenologica di sviluppo delle mandorla (foto3 e 4), al fine di verificare la presenza e individuare la soglia d’ intervento, abbiamo effettuato il monitoraggio settimanale, con il metodo cosiddetto “frappage”, che consiste nella cattura attraverso lo scuotimento delle branche, di alcune piante per appezzamento per provocare la caduta degli insetti su un telo, abbiamo utilizzato un telo sintetico di colore bianco, posto sotto la chioma (foto3), nelle prime ore del mattino e sul 10% delle piante presenti nel noccioleto.
Le specie catturate nei noccioleti dell’area storica di produzione della Nocciola in Calabria, che possono essere dannose per la produzione sono:
Cimici nocciolaie (Gonocerus acuteangulatus, Nezara viridula e Palomena prasina)
Per questi insetti si procede come per il balanino, per determinare la soglia d’intervento. Il danno economico denominato “cimiciato” è dovuto dalle punture di alimentazione delle cimici, in particolare il Gonocero (foto 3) nella fase di sviluppo e ingrossamento della nocciola (foto 4 e 5), che per effetto degli enzimi salivari inducono delle alterazioni riscontrabili con macchie scure nella nocciola matura, con alterazione delle caratteristiche aromatiche della nocciola. Questo si traduce, al momento della vendita ad una quotazione che tiene conto della percentuale di cimiciato, per determinare il prezzo di conferimento all’industria di trasformazione. Il prezzo viene calcolato sulla resa della nocciola in sgusciato, la tolleranza è in percentuale inferiore al 3%, se prodotta con metodo convenzionale e inferiore al 10% con il metodo biologico, per percentuali superiori si opera una decurtazione sul prezzo; in caso di utilizzo della nocciola per prodotti artigianali di filiera corta (ristorazione, gelati, dolci, ecc.) si riconosce una qualità legata alle proprietà della nocciola spesso legate al territorio di coltivazione, ma viene richiesto sempre un basso livello di cimiciato e altri difetti. La soglia limite è di 1.5-2 adulti a pianta, calcolata come media delle piante esaminate, va comunque osservato lo sviluppo della nocciola e l’indurimento del guscio, la cimice punge nella fase di sviluppo della nocciola e guscio non legnoso. Dai monitoraggi effettuati, le catture si sono avvicinati alla soglia sono consigliati gli interventi di controllo chimico limitati ad 1-2 con prodotti insetticidi a base Piretro naturale, Olio Bianco, ecc. ammessi in agricoltura biologica e/o prodotti di sintesi per il metodo convenzionale es.: Lambdacialotrina; comunque è necessario utilizzare esclusivamente formulati autorizzati per la coltura del nocciolo. Una buona attività repellente è dimostrata l’utilizzo della Zeolite (polvere di roccia) che ha anche effetto di contrasto allo sviluppo di malattie fungine, viene impiega alla dose di 2-5 Kg/ha. Si precisa che la trinciatura è operazione colturale necessaria: a preparare il suolo alla raccolta meccanica, al controllo delle infestanti è per il contenimento naturale dei fitofagi chiave del noccioleto (Foto 6)
Attenersi alle indicazioni: Disciplinari di produzione integrata anno 2024- Regione Calabria – ARSAC Servizi in Agricoltura Calabria.
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Il monitoraggio in campo e i rilievi fotografici, sono stati effettuati in collaborazione con i produttori associati al Consorzio di Valorizzazione della Nocciola di Calabria e presso altre aziende assistite dall’Arsac.
Arsac Centro Divulgazione Agricola n. 15 Serra San Bruno
Via S.Rosellina,2 Parco delle Serre
Divulgatore Agricolo Dr. Antonio Clasadonte e.mail antonio.clasadonte@arsac.calabria.it