nocciolo difesa 2024

Nocciolo: consigli di difesa fitosanitaria e gestione agronomica maggio 2024

A cura del Tecnico Divulgatore Agricolo Dr. Antonio Clasadonte

 

Periodo di riferimento 1^- 2^ decade di Maggio 2024
AREA
Area storica delle pre-serre di Catanzaro e Vibo Valentia e aree calabresi vocate alla coltivazione del Nocciolo (Corilys avellanae)
Fase fenologica: sviluppo dei germogli (3a-5a foglia)

Avversità e stato fitosanitario:

Eriofide del nocciolo (Phytocoptella avellanae), conosciuto come acaro delle gemme del nocciolo. Il danno è legato alle punture di alimentazione sia sulle gemme a fiore che a legno, in quanto vanno incontro ad un processo ipertrofico con trasformazione dei tessuti in squame carnose, con la comparsa delle caratteristiche galle (foto1).

Foto 1

In questa fase, 3a-5a foglia (Foto2) la pianta è soggetta ai primi attacchi, per effetto della migrazione delle forme mobili dell’acaro, dalle galle dell’anno precedente in fase di apertura (foto 3) verso le nuove gemme, per l’inizio del nuovo ciclo. Le gemme attaccate dall’acaro evolvono in un processo ipertrofico, che limitata lo sviluppo delle piantine giovani nei primi anni di impianto e una riduzione di produzione delle piante in maturità.

Foto 2 e Foto 3

Per valutare l’opportunità di intervenire, è necessario eseguire dei monitoraggi in campo con la conta delle gemme parassitizzate.

Esempio di calcolo con monitoraggio diretto: si individuano 10 piante per appezzamento e si esaminano 10 gemme per pianta, contando in numero delle galle presenti. La somma di tutte le galle rilevate indica la percentuale di attacco. La soglia per intervenire è intorno al 10-15 % (riferito alle galle).

Dai rilievi effettuati in alcune aziende campione, in questa fase solo la cultivar tonda romana, presenta una percentuale di attacco intorno al 15%; l’opportunità d’intervento va valutata singolarmente per ogni azienda.

Il contenimento dell’acaro, si effettua con due trattamenti distanziati  8-10 giorni, con prodotti a base di zolfo bagnabile alle dosi indicate in etichetta e temperature intorno a 20°C, necessari per la sublimazione dello zolfo che svolge l’azione acaricida in forma gassosa disidratando gli acari.

Lo zolfo è ammesso in agricoltura biologica, mentre in agricoltura convenzionale oltre allo zolfo si possono utilizzare anche prodotti di sintesi; in tal caso è obbligatorio impiegare esclusivamente formulati autorizzati per la coltura verificando l’etichetta del prodotto fitosanitario.

I prodotti a base di Clofentezine sono autorizzati fino al 11 Novembre 2024.

Viene comunque raccomandato l’impiego di prodotti a basso impatto ambientale, al fine di mantenere l’equilibrio negli antagonisti naturali.

BalaninoCimici. Per questi insetti è necessario prepararsi ad effettuare i monitoraggi con il metodo per scuotimento delle piante (metodo frappage) per determinare la soglia d’intervento

Batteriosi (Xanthomonas campestris pv. corylina). Il trattamento base per questo fungo è con prodotti rameici alla caduta delle foglie. Nei noccioleti con forti attacchi è consigliabile effettuare un trattamento primaverile (in questa fase vegetativa)  con una dose minima di “formulato commerciale” a base di Rame.

Attenersi alle indicazioni del limite di rame pari a 4Kg/ha anno vedi: Disciplinari di produzione integrata anno 2024- Regione Calabria – ARSAC Servizi in Agricoltura Calabria.

Il monitoraggio in campo e i rilievi fotografici, sono stati effettuati in collaborazione con i produttori associati al Consorzio di Valorizzazione della Nocciola di Calabria e presso altre aziende assistite dall’Arsac.

Arsac Centro Divulgazione Agricola n. 15 Serra San Bruno

Via S.Rosellina,2 Parco delle Serre

Divulgatore Agricolo Dr. Antonio Clasadonte (antonio.clasadonte@arsac.calabria.it)

 

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Publicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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