I divulgatori agricoli ARSAC “Area dello Stretto” di Reggio Calabria, D’Aquì e Rumi, hanno promosso sul territorio di competenza un laboratorio didattico dal tema “L’origine del filo di seta”.
I tecnici Arsac, partendo dal seme bachi fornito dal CSD di Mirto Crosia (CS), hanno realizzato l’intero ciclo biologico del lepidottero (Bombyx mori) comunemente detto Bombice del gelso. Dopo la nascita, le piccole larve di baco sono state nutrite ininterrottamente con foglie di gelso bianco fino al compimento della 5ª età larvale. Successivamente i bachi sono stati trasferiti nel bosco di ginestra, dove hanno completato il ciclo con l’imbozzolamento e la successiva metamorfosi da crisalide a farfalla.
Tale esperienza è stata trasferita agli alunni di alcuni Istituti scolastici del territorio reggino, l’Istituto Comprensivo “G. Moscato” ed Istituto Comprensivo “Campo Calabro/ San Roberto”, con l’obiettivo di far conoscere, alle nuove generazioni, attività agricole largamente diffuse nel mondo rurale del secolo scorso.
Gli alunni coinvolti in questa esperienza, hanno potuto approfondire il ciclo biologico del Bombyx Mori, seguendo un percorso a tappe: visionando il seme bachi, le foglie di gelso bianco, i bachi di diversa età, l’imbozzolamento nel bosco di ginestra. Nella fase conclusiva, i ragazzi hanno avuto modo di ammirare tessuti in seta sia di antica fattura che più moderni.
Il laboratorio didattico è stato arricchito da materiale fotografico e video, realizzato durante le varie fasi dell’allevamento
Nel secolo scorso la gelsibachicoltura ha rivestito un ruolo socio economico e culturale rilevante, contribuendo all’emancipazione delle donne che prestavano manodopera all’interno delle aziende agricole e nelle numerose filande sparse sul territorio, dove venivano convogliati e lavorati i bozzoli per la produzione del filato di seta grezza.
Attualmente in Calabria, sono presenti realtà sericole che hanno ripreso l’allevamento del baco e la filatura e tessitura del filo di seta, per realizzare soprattutto preziosi complementi di arredo artigianali; da qui nasce l’idea progettuale del laboratorio didattico, proposto con l’obiettivo di suscitare interesse nelle nuove generazioni, raccontando loro le passate attività agricole che hanno caratterizzato il territorio e di come queste, ad oggi, sono state riscoperte ed attivate da cooperative di giovani in provincia di Catanzaro, consentendo loro di rimanere nella propria terra d’origine e rappresentando un esempio di riferimento per le future generazioni quando dovranno confrontarsi con il mondo del lavoro.