La Podolica è una razza bovina, diffusa oltre che in Calabria, anche in altre regioni del sud Italia. Le bovine podoliche sono rustiche, capaci di adattarsi a condizioni ambientali anche molto difficili, pascolando su suoli poveri o negli arbusteti. L’allevamento della Podolica avviene in ambienti marginali e poco fertili, dove si sono mantenuti i sistemi di allevamento tradizionali, basati su un ridotto carico di bestiame per ettaro, un modesto ricorso ai mezzi tecnici “industriali” e una prevalente utilizzazione dei pascoli naturali.
In questi allevamenti, ubicati spesso in località a forte valenza paesaggistica e naturalistica, gli animali, sempre controllati dagli allevatori, possono trasformarsi così da mero strumento di produzione in un valido strumento ecologico, di gestione del territorio, di biodiversità e conservazione genetica. Rispetto alle altre razze di bovini, l’importanza di tutela e salvaguardia del bovino Podolico risiede nella sua capacità di produrre in ambienti difficili utilizzando in maniera ottimale le scarse risorse endogene del territorio. La Podolica, razza più rustica d’Italia, viene allevata allo stato semi brado con la posibilità di pascolare tutto il giorno, mangiando principalmente le essenze spontanee di stagione che riescono a trovare. I bovini podolici, effettuano ogni anno una transumanza di 6 mesi alla ricerca di pascoli ancora verdi, il vitello resta insieme alla madre durante tutto lo svezzamento e si nutre esclusivamente di latte materno. Per questi motivi le vacche di questa razza producono un latte particolarmente aromatico da cui si ricava il tipico caciocavallo podolico. Le carni sono saporite, tenaci e fibrose se non vengono sottoposte a un’adeguata frollatura prima di essere cucinate, ma sono caratterizzate da una elevata sapidità e salubrità, con un sapore particolarmente accattivante, ed elevate qualità organolettiche.
La difesa e la tutela dell’allevamento delle razze tipiche è una delle attività promosse dall’ARSAC in quanto la perdita della biodiversità è un danno non solo economico ma anche culturale. L’allevamento dei bovini Podolici, fortemente voluto e incentivato dalle Istituzioni della Regione Calabria, rappresenta inoltre un tassello molto importante per il sistema produttivo e commerciale del settore agroalimentare calabrese. Infatti anche la GDO e il settore della ristorazione dimostrano un interesse crescente nei confronti della razza autoctona calabrese che garantisce qualità e bontà delle carni apprezzate dai consumatori.
Nel Centro Sperimentale Dimostrativo di Molarotta, è stato avviato da anni un progetto per la costituzione del ”Centro Genetico per la selezione della linea femminile delle bovine di razza Podolica”, sulla base di una convenzione stipulata tra l’ARSAC, l’ARA (Associazione Regionale Allevatori) e l’ANABIC (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne) di Perugia. Nella stalla attualmente utilizzata nell’ambito del Progetto, nel corso del 2018 sono state allevate sedici Manzette Podoliche, selezionate dai tecnici dell’ARA e dell’A.N.A.B.C. secondo una valutazione morfologica (fenotipica).
Il gruppo di bovine di circa 2 anni, proveniente da quasi tutto il territorio regionale (KR-CZ-CS-RC), è entrato nel Centro Genetico di Molarotta nel periodo tra Febbraio e Marzo 2018. Le manze con peso iniziale di circa 350 Kg cadauna, sono state messe a ciclo con trattamenti ormonali atti a favorire una più veloce ed uniforme ovulazione, al fine di rendere possibile la fecondazione artificiale nello stesso periodo. Lo sperma (payet) utilizzato è stato ottenuto da tori podolici (Destino, Zenzero, Ferdinando, Amilcare e Fiorello) selezionati e iscritti al Libro Genealogico della razza allevati presso il Centro Genetico di Laurenzana. Tutte le Manzette Podoliche, alla fine della permanenza nel Centro, si presentavano in ottimo stato come confermato dagli alti punteggi assegnati dai tecnici valutatori, nel corso della “XII° asta manze di razza podoliche” che si è tenuta a Molarotta nel mese di Ottobre 2018