Collage_Cetoniella

Bergamotto: segnalati danni da “Cetoniella” sui fiori

Sono stati segnalati, in agro di Bovalino (RC), danni sui fiori di bergamotto causati dall’insetto Oxythyrea funesta (Poda, 1761.), nome comune Cetoniella, insetto della famiglia degli Scarabaeidae, sottofamiglia Cetoniinae.

Morfologia

L’adulto, di colore nero più o meno bronzato, è molto simile alla specie Tropinota irta, dalla quale si differenzia perché è più piccola, lunga circa 1 cm, ha meno peli ed il corpo presenta numerose macchie bianche. Le zampe sono relativamente lunghe e consentono all’insetto di aggrapparsi saldamente ai fiori di cui si nutre avidamente. Le larve, vivono nel terreno. Hanno una tipica forma a “C”, la testa, presenta un paio di robuste mandibole, è sclerificata, così come le zampe, questo permette all’insetto di muoversi più facilmente nel terreno. Lungo l’addome sono presenti dei forellini chitinosi, gli stigmi, strutture dell’apparato respiratorio.

Biologia

Gli adulti sono frequenti all’inizio della primavera quando ricercano i fiori, preferibilmente di colore bianco, per nutrirsi. Hanno abitudini diurne e sono eccellenti volatori. L’accoppiamento di questi insetti avviene sui fiori. Lo sviluppo si completa in circa 2 anni Le uova sono deposte nel terreno, qui si sviluppano le larve, che si nutrono delle radici e anche di sostanze vegetali in decomposizione. La maturità è raggiunta in autunno o al massimo nella primavera successiva.

Distribuzione e habitat

La specie è comune e diffusa in Europa (eccezion fatta per l’estremo nord), in nord Africa e ad est fino alla Turchia e Iran.

Sintomatologia e danni

Gli adulti nella loro attività trofica si nutrono degli organi fiorali, preferibilmente di colore bianco, di molte piante agrarie fruttifere e/o erbacee. Le larve vivono a spese delle radici, esse si alimentano a livello del colletto e delle radichette.

Fiori di bergamotto attaccati da O. funesta

Controllo e difesa

Generalmente i danni non sono elevati, si ricorda che durante il periodo della fioritura i trattamenti fitosanitari sono vietati. In caso di improvvise pullulazioni si può ricorrere a catture massali con trappole cromotropiche bianche o azzurre (pannelli di colore bianco o azzurro chiaro ricoperti di colla entomologica), o collocando piccoli contenitori di acqua in cui gli adulti attratti restano imprigionati. Per stornare l’attacco di questi insetti, si potrebbero seminare o piantare essenze, a fiori bianchi, con lo stesso periodo di fioritura localizzati nelle immediate vicinanza della coltura.

A cura di Concetta Leto e Vincenzo Maione – ARSAC Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese

Per ulteriori informazioni contattare i tecnici ARSAC:

vincenzo.maione@arsac.calabria.it

concetta.leto@arsac.calabria.it

 

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Publicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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