agricoltori custodi

“Agricoltori custodi” del Reventino in visita al CSD Arsac di Molarotta

Nei giorni scorsi un gruppo di coltivatori agricoli dell’area del Reventino, accompagnati dalla dott.ssa Vincenzina Scalzo, responsabile del Centro di  Divulgazione Agricola di Decollatura, hanno visitato il Centro Sperimentale Dimostrativo ARSAC di Molarotta a Camigliatello Silano.

La visita ai campi catalogo di conservazione della Biodiversità orticola del Centro è stata voluta ed organizzata al fine di trasferire le conoscenze maturate nelle tecniche di coltivazione adottate e far conoscere le caratteristiche tipiche delle accessioni: informazioni biologiche, botaniche, agronomiche, nutrizionali e storiche legate a ciascun ortaggio, con un attento riferimento ai legami fra ortaggio, territorio e tradizione locale.

Gli agricoltori che hanno partecipato alla visita guidata sono da tempo impegnati tra le numerose attività nel valorizzare l’agrobiodiversità del Reventino,  sensibilizzare i consumatori alla riscoperta delle antiche varietà locali, salvaguardare questa grande ricchezza per un’agricoltura di qualità legata al territorio, rispettosa dell’ambiente, delle tradizioni e di noi stessi.

Nel rispetto delle linee guida anti-Covid, la visita guidata ha coinvolto un numero contenuto di coltivatori che sono stati accolti nei campetti della Biodiversità, dal direttore del Centro dott. Maurizio Turco che ha illustrato il lavoro di recupero, conservazione e diffusione della biodiversità orticola – e non solo – che l’Arsac sta portando avanti da decenni.

agricoltori custodi molarotta

L’approvazione della Legge Regionale n° 14: “Tutela, conservazione, valorizzazione della diversità del patrimonio di varietà, razze e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare del territorio calabrese” del 25 maggio 2018 ha tra l’altro sancito il ruolo centrale svolto dall’ARSAC nel corso degli anni ed i nuovi compiti ad essa affidati.

Infatti, oltre a proseguire nell’opera di conservazione ex situ, secondo le linee guida ministeriali, l’ARSAC ha ora il compito di gestire il Registro Regionale della Biodiversità di interesse agrario e la Rete di conservazione, tutela e salvaguardia della Agrobiodiversità attraverso il riconoscimento della funzione di pubblica utilità svolta dagli agricoltori e allevatori custodi, oltre alla promozione delle comunità del cibo e della biodiversità agraria e alimentare e  alle iniziative informative e di sensibilizzazione indirizzate ai cittadini calabresi.

I coltivatori hanno iniziato il loro percorso alla scoperta delle attività del Centro visionando le parcelle sperimentali di luppolo autoctono calabrese che a breve verrà testato in tre birrifici aziendali.

luppolo autoctono arsac

A seguire sono state osservate le parcelle con gli ecotipi di fagioli autoctoni calabresi, recuperati sull’intero territorio regionale,  conservati e riprodotti per essere messi a disposizione

fagioli autoctoni calabresi

degli “agricoltori custodi” che si impegnano a difendere questo prezioso patrimonio di biodiversità   che racchiude le tradizioni ed i saperi dei diversi areali di coltivazione.

Hanno altresì fatto bella mostra gli ecotipi di: Pomodoro di Belmonte, Pomodoro a Borsetta, Pomodoro a Lampadina di Fuscaldo, Melanzana Violetta di Longobardi, Peperone Zafarana di Tortora, diverse cv di Peperoncino piccante proveniente da alcuni areali regionali, Broccolo gigante, custoditi in altrettanti campetti coltivati con impegno e passione.

agricoltori custodi

Il campo di patata viola calabrese, antico tubero silano a rischio di erosione genetica  e quello di Canapa sativa per usi farmaceutici, alimentari ed industriali, hanno suscitato particolare interesse nei visitatori che, per soddisfare le loro curiosità, non hanno lesinato di approfondire aspetti tecnici delle coltivazioni con innumerevoli domande.

patata viola arsac

canapa sativa arsac

E’ stata molto apprezzata la competenza dei tecnici divulgatori Pace, D’0nghia, Di Domenico e Muoio, che hanno coadiuvato il direttore Turco durante la visita guidata presso il Centro silano  punto di riferimento per i coltivatori di queste orticole locali.

            Negli agricoltori in visita presso il CSD ARSAC di Molarotta è aumentata la consapevolezza che il loro quotidiano impegno sul campo, sempre in prima linea, per la “custodia” delle varietà orticole locali contribuisce alla tutela della biodiversità agricola della nostra regione ed al presidio e alla conservazione del territorio, salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo.

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Publicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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