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Acaro delle gemme del nocciolo in Calabria: monitoraggio e consigli per la difesa 2023

Difesa Fitosanitaria del Nocciolo Aprile 2023, monitoraggio e consigli d’intervento per l’Acaro delle gemme del nocciolo (Phytocoptella avellanae) nei noccioleti calabresi

L’ARSAC nell’ambito della collaborazione in corso, con il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Nocciola di Calabria, svolge attività di consulenza assistenza tecnica per la Nocciola Tonda Calabrese, iscritta nel registro nazionale delle varietà di fruttiferi locali, con Decreto MIPAAF del 25.02.2020 G.U. n. 63 del 10.03.2020. Fondamentale per la produttività e il miglioramento qualitativo della nocciola, è il monitoraggio dei principali fitofagi presenti nei noccioleti calabresi. Il nocciolo, ha le fasi di fioritura e impollinazione concentrate nel periodo tra dicembre a gennaio, a seguire con l’aumento delle temperature nel mese di marzo si avvia l’apertura delle gemme e lo sviluppo fogliare con accrescimento dei germogli (foto1 e 2).

In questo periodo di sviluppo vegetativo viene monitorato l’eriofide del nocciolo (Phytocoptella avellanae) conosciuto come acaro delle gemme del nocciolo. 

 Il danno è legato alle punture di alimentazione sia sulle gemme a fiore che a legno, in quanto vanno incontro ad un processo ipertrofico con trasformazione dei tessuti in squame carnose, con la comparsa delle caratteristiche galle (foto3).

galle nocciolo
Foto 1 Noccioleto in fase di sviluppo vegetativo – Foto 2 Particolare fase di germogliamento – Foto 3 Particolare galla in fase di ripresa vegetativa

In questa fase, la pianta è soggetta ai primi attacchi, per effetto della migrazione delle forme mobili dell’acaro, dalle galle dell’anno precedente in fase di apertura (foto4-5) verso le gemme di nuova formazione per l’inizio del nuovo ciclo. Le gemme attaccate dall’acaro non si sviluppano di conseguenza si ha un limitato sviluppo delle piantine giovani in fase allevamento e una riduzione di produzione delle piante in maturità.

La popolazione dell’acaro, in genere nei noccioleti viene contenuta entro la soglia d’intervento ad opera degli antagonisti naturali tra cui insetti e acari fitoseidi. Negli ultimi anni, gli inverni miti e poco piovosi hanno comportato un aumento dell’infestazione e la necessità di interventi specifici per il suo controllo.

Foto 4 Sezione galla in fase di apertura – Foto 5 Galla aperta fase di migrazione dell’acaro

Per valutare l’opportunità di intervenire, è necessario eseguire dei monitoraggi in campo. A tal fine, nell’area storica di coltivazione del Nocciolo in Calabria (Cardinale, Torre di Ruggiero e Simbario),  è stata osservata la fase iniziale dell’apertura delle galle con migrazione dell’acaro.

Per valutare la necessità del trattamento, si calcola la soglia di intervento:

Esempio di calcolo con monitoraggio diretto: si individuano 10 piante per appezzamento e si esaminano 10 gemme per pianta, contando in numero delle galle presenti. La somma di tutte le galle rilevate indica la percentuale di attacco. La soglia per intervenire è intorno al 10-15 % (riferito alle galle).

Il momento ottimale per intervenire è durante la fase di apertura delle galle (foto 5) che precede la migrazione dell’acaro. I tattamenti effettuati  prima dell'”apertura” sono inefficaci in quanto l’acaro è protetto all’interno della galla. In Turchia da qualche anno, alcuni ricercatori hanno messo a punto un metodo per verificare la migrazione dell’acaro, che consiste nel porre del nastro biadesivo in adiacenza delle galle per catturare gli acari in mobilità ed individuare il momento opportuno per il trattamento.

Difesa

Per il contenimento dell’acaro è necessario intervenire con due trattamenti distanziati  8-10 giorni, con prodotti a base di zolfo bagnabile alle dosi indicate in etichetta e temperature intorno a 20°C, che consentono la sublimazione dello zolfo che svolge l’azione acaricida in forma gassosa disidratando gli acari.

Lo zolfo è ammesso in agricoltura biologica, mentre in agricoltura convenzionale oltre allo zolfo si possono utilizzare anche prodotti di sintesi;  in tal caso è obbligatorio impiegare esclusivamente formulati autorizzati per la coltura verificando l’etichetta del prodotto fitosanitario. Viene comunque raccomandato l’impiego di prodotti a basso impatto ambientale, al fine di mantenere l’equilibrio degli antagonisti naturali.

Il monitoraggio in campo e i rilievi fotografici, sono stati effettuati in collaborazione con i produttori associati al Consorzio di Valorizzazione della Nocciola di Calabria.

Arsac Centro Divulgazione Agricola n. 15 Serra San Bruno

Divulgatore Agricolo Dr. Antonio Clasadonte

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Publicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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