Il Vigneto Sperimentale “Villa Margherita”, sito in località S. Anna di Cutro presso la sede ARSAC di “Villa Margherita”, è stato impiantato nel 2011 con la duplice finalità di:

Il vigneto è composto da circa 370 piante ed occupa una superficie di 0,33 ettari.

Le varietà presenti sono: Gaglioppo (35%), Greco Nero (15%), Colorino, Malvasia, Magliocco, Trebbiano, Chardonnay, Nero D’Avola, Aglianico, Fiano, Greco Bianco, Cabernet Sauvignon, Incrocio M., Prunesta.

Le rilevazioni vengono eseguite settimanalmente utilizzando la scala fenologica BBCH riconosciuta ed utilizzata a livello internazionale (sistema decimale ideato per codificare uniformemente stadi fenologici analoghi, sia per specie monocotiledoni che dicotiledoni).

I dati settimanali sono stati archiviati in una opportuna banca dati in formato excel e in formato cartaceo presso la sede dell’ufficio ARSAC “Diffusione dati”.

Nel 2019 le rilevazioni sono iniziate il 26/02 e si sono ripetute per un numero di 37 volte fino al 12/11.

La stagione viticola 2019 è stata caratterizzata, dal punto di vista meteorologico, da un mese di maggio e gran parte del mese di giugno con temperature al di sotto delle medie stagionali e frequenti precipitazioni di media intensità. Ciò ha influito notevolmente non tanto sullo sviluppo ed andamento fenologico, come vedremo in seguito, ma sulla produzione a causa del verificarsi di continue infezioni peronosporiche (vedi foto 1-2) che, nonostante i trattamenti, hanno determinato un danno alla produzione tale da non rendere conveniente la raccolta (nel 2018 prodotti 150 litri di vino) che sarebbe dovuta avvenire intorno al 24/09 (20°Brix).

 

 

 

Sono stati effettuati 5 interventi fitosanitari contro peronospora (preventivo e dopo le piogge infettanti di metà maggio) e 3 trattamenti contro l’oidio.

Sono state inoltre eseguite le normali operazioni di potatura e concimazione (invernale e primaverile), 5 interventi irrigui, operazioni meccaniche come: fresatura, trinciatura, pulizia filari etc).

Come già accennato in precedenza, l’andamento fenologico delle 15 varietà in esame non si discosta molto da quello osservato nel corso de 2018, come si può osservare ad esempio nei fenogrammi del Gaglioppo e delle altre varietà “miste”, qui sotto riportati:

 

 

 

 

Per una più attenta analisi di tali andamenti fenologici prendiamo in considerazione, per ciascuna varietà, cinque delle principali e più rappresentative fasi fenologiche: punte verdi, 5° foglie (germogli lunghi 10 cm), fioritura, chiusura grappolo ed invaiatura.

La fase di “punte verdi” si è sviluppata nell’arco temporale che va dal 20 marzo (79°giorno) al 9 aprile (99°giorno) come nel 2018. In particolare la varietà Colorino è risultata essere la più precoce (20/03), confermando il dato del 2018, e la più tardiva la varietà Trebbiano (09/04). Per tutte le altre il periodo interessato è andato dal 26/03 al lo 02/04.

La fase di “germogli lunghi 10 cm“ (5°foglia), come nel 2018, si è sviluppata dal 9 aprile al 30 (120° giorno). Le varietà più precoci sono risultate essere sempre Colorino e Malvasia, mentre le più tardive Prunesta e Tebbiano. Tutte le altre tra il 16/04 e il 23/04.

La fase di “Infiorescenze completamente sviluppate-Inizio Fioritura” ha avuto inizio in maniera quasi contemporanea il 28 maggio (148°giorno), in ritardo di circa 12 giorni rispetto al 2018, e si è completata il 4 giugno per tutte le varietà.

La fase” Inizio Chiusura Grappoloè iniziata il 25 giugno (giorno 176°) e si è conclusa il 09 luglio (190°) sempre con un ritardo di circa 12 giorni rispetto al 2018.

Le varietà più tardive (inizio 02/07) sono risultate il Magliocco, Greco N., Nero d’Avola e Prunesta, che hanno terminato la chiusura il 09/07, tutte le altre hanno concluso la fase il 02/07.

L’invaiatura, per tutte le varietà, ha avuto inizio a fine luglio ed è durata circa un mese a seconda delle varietà, ma ancora una volta però la data di inizio è risultata in ritardo rispetto al 2018 di circa 15 giorni.

Il grado zuccherino, rispetto al 2018, è risultato inferiore di 2-4° Brix a seconda delle varietà.

Si rammenta che tali dati fenologici unitamente con quelli meteo sono usufruibili per ulteriori e molteplici considerazioni come calcolo di indici, gradi giorno, ore normali di calore, per valutare in pieno l’influenza delle variabili meteo sullo sviluppo fenologico della coltura.

Dr. Paola Cirone (Responsabile Vigneto Sperimentale “Villa Margherita”)

 

 

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