
“Ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2072 A. spiniferus è un insetto da quarantena rilevante per il territorio dell’Unione Europea e ne è vietata la diffusione (Allegato II Parte B)”
Di colore nero con numerose spine dorsali circondate da una frangia bianca di secrezione cerosa. Gli adulti sono alati in entrambi i sessi, le femmine sono più grandi dei maschi. Le ali sono grigio scuro dopo la muta, successivamente sviluppano spesso una lucentezza grigio blu metallizzata
Danni
L’insetto ha un apparato boccale pungente-succhiante, mediante gli stiletti boccali punge i tessuti della foglia, nella pagina inferiore, sottraendo linfa e provocando di conseguenza un generale deperimento della pianta attaccata. Inoltre espelle abbondanti quantità di melata zuccherina e quindi appiccicosa che imbratta la superficie di foglie e frutti creando le condizioni per lo sviluppo di fumaggine, la quale riduce la fotosintesi e la respirazione fogliare, portando a diffusi disseccamenti.

Da dove arriva…….
L’Aleurodide è originario dell’Asia sudorientale e diffuso in Asia tropicale e subtropicale, in Africa e nell’area del Pacifico; in Italia è stato segnalato per la prima volta nel 2008 in Puglia nella provincia di Lecce.
Piante ospiti
a. spiniferus è un parassita altamente polifago. E’ presente sia nelle aree agricole che nelle aree urbane, nei parchi e negli habitat naturali. Sebbene gli ospiti principali siano gli agrumi, A. spiniferus colpisce anche altre colture di importanza economica come Vitis spp, Pyrus spp., Prunus spp. Diospyros kaki, Punica granatum, Ficus carica e piante ornamentali
Difesa
E’ molto importante prevenire la diffusione dell’aleurodide, in considerazione che non sono abili volatori, la sua propagazione è dovuta al trasporto di piante o parti di piante infestate. Bisogna, innanzitutto, effettuare potature mirate al fine di eliminare, allontanare e successivamente distruggere, in loco, tutte le parti di pianta colpite dall’insetto.
Adottare strategie di eradicazione e contenimento, come riportato nelle Misure Fitosanitarie Regionali per il contenimento del fitofago A. spiniferus (Decreto Dirigenziale N. 1128 del 31/01/2024 Clicca qui per PDF)
Biologia o ciclo vitale
Il ciclo vitale è caratterizzato da sei fasi di sviluppo: l’uovo, quattro stadi preimmaginali e l’adulto. Il primo stadio è mobile, i successivi stadi immaturi si fissano sulla pianta ospite mediante gli stiletti boccali e così completano il loro sviluppo fino allo stadio di “pupario” (che è il quarto ed ultimo stadio preimmaginale). A seconda delle condizioni climatiche possono essere completate da 3 a 6 generazioni sovrapposte all’anno. Le temperature più favorevoli allo sviluppo dell’aleurodide sono comprese tra 20 e 34°C e umidità relativa del 70-80%.
“Per evitare danni estesi è importante imparare a riconoscere le caratteristiche neanidi e gli adulti dell’A. spiniferus, al fine di individuare precocemente le infestazioni e intervenire.”
Come si riconosce
La tassonomia del gruppo e il riconoscimento della specie si basano principalmente sulla morfologia del quarto stadio detto “pupario”.
Cosa fare?
Divieti
E’ assolutamente vietata la diffusione dell’organismo nocivo e la commercializzazione di piante e prodotti vegetali, infestati da A. spiniferus.
Segnalazione casi sospetti
È fatto obbligo a chiunque rilevi o sospetti la presenza dell’aleirodideA. spiniferusdi segnalarla immediatamente al Servizio Fitosanitario Regionale (art. 28 del D.lgs 19/2021).
Contatti
Ufficio Fitosanitario Cittadella Regionale Germaneto (CZ) Tel. 0961 857585
Ufficio Fitosanitario Porto di Gioia Tauro tel. 0966 767022
Ufficio Fitosanitario Porto di Corigliano tel.0983 851385
PEC: fitosanitariopesca.agricoltura@pec.regione.calabria.it
A cura di: Leto C., Maione V., Orlando M.S.