L’ARSAC, nell’ambito delle attività di assistenza tecnica a supporto dello sviluppo della filiera corilicola in Calabria, in collaborazione con il Consorzio di Tutela e Valorizzazione della Nocciola Calabrese, continua il lavoro di monitoraggio e supporto agronomico per la difesa fitosanitaria del nocciolo.
Nel mese di maggio, a seguito dell’incremento termico registrato in aprile, le piante si trovano in fase di pieno sviluppo vegetativo (4^-5^ foglia) con inizio della differenziazione dei frutti. In questa fase è fondamentale il controllo dell’acaro delle gemme (Phytocoptella avellanae), le cui forme mobili migrano dalle galle formatesi l’anno precedente verso le nuove gemme, compromettendone lo sviluppo. Le infestazioni possono causare danni significativi sia alle giovani piante in allevamento, sia a quelle adulte in produzione.
Monitoraggio e soglia d’intervento
Il monitoraggio effettuato nelle principali aree corilicole calabresi (Cardinale, Torre di Ruggiero e Simbario) ha evidenziato una progressiva apertura delle galle, segno della migrazione degli acari. Per valutare la soglia d’intervento, si consiglia l’esame di 10 piante per appezzamento e 10 gemme per pianta. La soglia indicativa per l’intervento è del 10-15% di gemme colpite. È consigliato l’utilizzo di nastro biadesivo vicino alle galle per intercettare gli acari in movimento, metodo già testato con successo in altri areali corilicoli.
Interventi consigliati
In caso di superamento della soglia, è raccomandato l’impiego di zolfo bagnabile, da distribuire con temperature prossime ai 20°C per garantirne l’efficacia acaricida. Lo zolfo è ammesso sia in agricoltura biologica che convenzionale. In quest’ultima, qualora si opti per prodotti di sintesi, è obbligatorio l’uso di principi attivi autorizzati per il nocciolo, nel rispetto delle indicazioni riportate in etichetta.
Altri patogeni e buone pratiche
È stata segnalata la presenza dell’oidio, contenibile con trattamenti a base di zolfo, già impiegato per il controllo dell’acaro. In presenza di batteriosi, si consiglia un trattamento con rame a basso dosaggio per evitare fenomeni di fitotossicità.
Si raccomanda inoltre:
- la rimozione delle piante morte colpite da funghi del legno;
- la spollonatura, utile a ridurre la competizione per le risorse nutritive.

Il monitoraggio in campo e i rilievi fotografici, sono stati effettuati in collaborazione con i produttori associati al Consorzio di Valorizzazione della Nocciola di Calabria.
Arsac CeDA15 Serra San Bruno
Divulgatore Agricolo Dr. Antonio Clasadonte