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Nel 2019 è proseguita l’attività sperimentale–dimostrativa sulle nuove selezioni di fragola ottenute nell’ambito del Progetto di miglioramento genetico condotto dall’Unità Operativa Fragola dell’ARSAC nella Piana di Lamezia, con l’obiettivo di valutare e valorizzare il nuovo materiale genetico anche sulla fascia Jonica Catanzarese.
Le nuove selezioni impiegate, contraddistinte dalla sigla “LAM” sono state: LAM 18, LAM 68.4, LAM 14, LAM 22 e LAM 85.17.
In collaborazione con l’U.O. Fragola dell’ARSAC è’ stato costituito ad ottobre 2018 un campo sperimentale-dimostrativo in serra di circa 400 mq in cui, a differenza del 2018 quando le selezioni erano state valutate esclusivamente utilizzando piante fresche “cime radicate”, è stato previsto anche l’impiego di piante fresche a “radice nuda”.
Le piante “cime radicate” sono state autoprodotte presso il CSD effettuando la radicazione di cime di stolone, prelevate ad inizio settembre nel vivaio di moltiplicazione dell’ARSAC costituito in Sila nel CSD Molarotta, poste in contenitori alveolari con substrato di torba sotto rete ombreggiante e impianto di nebulizzazione automatizzato.
Anche le piante a radice nuda sono state rilevate dal vivaio dell’ARSAC Molarotta ad eccezione della selezione LAM 18 le cui piante sono state prodotte in Spagna dai vivai Coviro.
Lungo i filari di ciascuna selezione sono state delimitate parcelle da 20 piante su cui sono stati eseguiti sistematici rilievi produttivi ad ogni raccolta utilizzati per calcolare la produzione totale, commerciale e di scarto a pianta espresse in grammi, il peso medio dei frutti e l’indice di precocità di maturazione.
Sono stati altresì rilevati in laboratorio i dati qualitativi in due momenti del ciclo produttivo su campioni di 5-10 frutti: grado zuccherino (°Brix), acidità titolabile (meq/100 g), consistenza della polpa (g), brillantezza (L*) e intensità del colore della superficie (indice chroma). L’attività di laboratorio si è svolta presso i locali attrezzati del Centro Sperimentale dell’ARSAC di Lamezia T. (CZ).
E’ da rilevare che per inconvenienti tecnici sorti nel vivaio in Sila il prelievo delle cime di stolone è stato effettuato tardivamente e le piante “cime radicate” sono state messe a dimora in campo con circa un mese di ritardo. Inoltre a metà del mese di aprile i rilievi sono stati sospesi per il manifestarsi di evidenti segni di sofferenza delle piante causati dalla insorgenza di marciumi radicali e l’impianto poco dopo è stato estirpato, con un anticipo di circa un mese e mezzo rispetto al previsto. Ovviamente i risultati produttivi riportati di seguito risentono di questo inconveniente.
In generale con tutte le accessioni osservate sono stati conseguiti risultati produttivi medio-bassi, in parte da attribuire al ritardo di epoca di impianto delle “cime radicate” che normalmente consentono buoni anticipi produttivi rispetto agli altri tipi di pianta ed in parte agli inconvenienti fitosanitari intervenuti nella fase di massima produttività di cui si è detto sopra.
Tuttavia, a parità di condizioni operative, l’analisi complessiva dei dati e dei giudizi di campo hanno evidenziato che le selezioni LAM 68.4 e LAM 22 hanno abbinato, meglio delle altre, un buon comportamento produttivo ad elevate caratteristiche qualitative dei frutti. LAM 22 in particolare si è distinta per i caratteri qualitativi dei frutti che mantengono un calibro costante, sono dolci e aromatici ed soprattutto hanno un aspetto molto attraente per brillantezza e la tonalità del colore anche in coincidenza delle alte temperature.
LAM 18 e LAM 85,17 hanno manifestato cali di pezzatura dei frutti piuttosto accentuati nella seconda parte del ciclo produttivo che le penalizzano, come si vede dal dato finale del peso medio del frutto, ma meritano di essere riviste. LAM 14 è stata giudicata come da scartare.
Nel 2018 le stesse selezioni erano state valutate, come detto, esclusivamente come piante fresche “cime radicate, per cui di seguito si riportano i dati produttivi e qualitativi delle due annate e le medie del biennio per questo tipo di piante.
L’esame dei dati confermano sostanzialmente i commenti riportati sopra.
Dott. Maurizio Funaro- ARSAC Catanzaro
Dott. Antonio Scalise e Dott. Scalzi Tommaso – ARSAC CSD di Cropani Marina
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