nocciola calabrese

La Nocciola Calabrese

Da ricerche di tipo storico documentale, il nocciolo fu introdotto in Calabria verso la fine del 1700 come coltura consociata con piante provenienti da Atripalda (Avellino) Poi nella seconda metà dell’800 Gaetano Filangieri, impiantò a Cardinale un noccioleto specializzato distrutto nel 1855 a causa dello straripamento del fiume Ancinale. In seguito la coltura si diffuse nei comuni limitrofi di Torre di Ruggiero, Simbario e Chiaravalle Centrale. La pianta, grazie alla sua rusticità, si è adattata all’ambiente pedoclimatico dell’area originando, la cultivat denominata “Nocciola Tonda Calabrese”. Il Nocciolo divenne coltura tipica del territorio, al punto che quasi ogni famiglia possedeva un noccioleto e tutti i membri erano coinvolti nella coltivazione. La raccolta delle nocciole, era eseguita a mano e coinvolgeva tutta la comunità; la commercializzazione del prodotto avveniva tramite intermediari locali che concentravano il prodotto e lo collocavano sui mercati sia regionali che extra-regionali. Le nocciole fresche invece, venivano raccolte e commercializzate da ferragosto fino alla festa della Madonna delle Grazie di Torre di Ruggiero (6-9 settembre).  Nel periodo natalizio le nocciole sgusciate e tostate venivano utilizzate per la preparazione di dolci tipici come il torrone bianco, ed in guscio per decorare le tavole. Oggi la Calabria è la quinta Regione per superficie investita a nocciolo (circa 700 Ha) dopo Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia. La cultivar prevalente sul territorio regionale è la Tonda Calabrese, ma non mancano piccole superfici coltivate con Tonda Romana e Tonda di Giffoni. La corilicoltura calabrese è quindi un comparto che merita attenzione per l’impatto socioeconomico sull’economia dell’area storica di produzione.

Infatti nel marzo 2008 è stato costituito il Consorzio di Valorizzazione e Tutela della Nocciola di Calabria con l’obiettivo principale di valorizzare la “Nocciola Calabrese”. L’ARSSA ha collaborato  alla  costituzione del Consorzio ed oggi come ARSAC prosegue con le attività finalizzate al miglioramento qualitativo del prodotto e all’innovazione tecnica nel processo produttivo.

In quest’ambito i Divulgatori Agricoli dell’Arsac Centro Divulgazione Agricola n.15 di Serra San Bruno, operanti nell’areale storico della corilicoltura calabrese, hanno partecipato con testimonianze e contributi tecnici divulgativi, alla realizzazione di una serie di video riguardanti:

“La nocciola calabrese e i rischi fitosanitari” (clicca per visualizzare)

“Le Tecniche colturali praticate nell’area storica di coltivazione della Nocciola Calabrese” (clicca per visualizzare)

I Video, realizzati dall’Associazione della “Nocciola Biologica di Calabria”  ( ASSO.NO.CA.) – sono stati prodotti,  da Altro Corriere TV Canale 211 e curati dal giornalista Danilo Monteleone conduttore del programma settimanale dedicato ai temi agricoli “Con i Piedi per Terra”.

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Publicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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