Presso il Centro Sperimentale Dimostrativo (CSD) ARSAC di Gioia Tauro si effettuano prove di collaudo e sperimentali volte alla diffusione di tecniche innovative per produzioni eco-compatibili, finalizzate alla qualificazione e valorizzazione delle produzioni agricole tipiche del comprensorio per contribuire all’aumento del reddito delle imprese agricole.
Essendo il CSD inserito in un ambiente prettamente olivicolo, l’ARSAC in una nuova ottica d’indirizzo del campo, finalizzata alla dimostrazione, alla sperimentazione applicata e alla divulgazione per attivare canali più immediati di contatto con le necessità e le problematiche degli operatori che gravitano nell’area, ha individuato tra le linee prioritarie che il Centro dovrà seguire negli anni a venire, la sperimentazione e la dimostrazione in olivicoltura.
Sono in atto gestiti due impianti innovativi di olivo superintensivo, utilizzando tre cultivar di provenienza greca e spagnola (Koroneiki, Arbosana e Arbequina), uno a conduzione irrigua con sesto d’impianto 4,50 x 1,50 m. ed uno a conduzione in asciutto con sesto d’impianto 6 x 1,70 m.
Nell’impianto irriguo è stata conclusa la potatura secondo i canoni per la corretta gestione dell’oliveto condotto con metodo superintensivo.
Durante l’anno in corso, inoltre, sono state eseguite delle prove di potatura dell’olivo atte a dimostrare l’ottimizzazione dei fattori ambientali che influiscono in maniera determinante sullo stato fitosanitario, sulla forma di allevamento e sulla produzione finale.
Tali prove sono state effettuate sulle cultivar Sinopolese, Cassanese e Roggianella.
Altra interessante attività è la gestione dell’impianto di olivo realizzato con una varietà (Cannavà) che da una prima indagine morfologica, risulta essere un clone di Ottobratica, cultivar maggiormente rappresentativa nella provincia di Reggio Calabria, la quale, sembra manifestare un interessante resistenza agli attacchi di lebbra, principale malattia crittogamica che affligge l’olivicoltura dell’intero areale.
Per le prove succitate sono in atto delle collaborazioni con la Facoltà di scienze Agrarie dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.