Il Progetto Phytos.I.S. (Phytosociological Information System), originariamente nato da una serie di intese tra l’ex ARSSA e il DiSTAFA dell’Università di Reggio Calabria, risponde all’esigenza di realizzare un servizio di supporto per la pianificazione delle attività agro-silvo-pastorali nella Regione Calabria, nell’ottica dello sviluppo sostenibile del settore primario. La principale finalità del progetto è quella di effettuare l’analisi della vegetazione in aree di particolare valenza agro-ambientale e produrre una cartografia della vegetazione che può essere impiegata in molteplici campi di interesse, non solo agronomico-forestale, ma anche come supporto per la pianificazione territoriale da parte degli amministratori locali.

Dalla data di avvio del progetto (2002), sono state realizzate 4 monografie: Carta della Vegetazione Reale di Monte Mancuso (CZ); Carta della Vegetazione Reale della Foce del Fiume Crati (CS); Carta della Vegetazione Reale del Bosco di Rudina (RC) e Carta della Biodiversità Vegetale del Lago di Tarsi (CS).

A partire dal 2017, lo staff “storico” interessato al progetto Phytos.I.S., costituito dal Dr. Maiorca Giovanni e dal Dr. Domenico Caridi dell’ARSAC, dal Prof. Giovanni Spampinato dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, dal Dr. Alessandro Crisafulli dell’Università di Messina e, per la prima volta, dalla Dr.ssa Liliana Bernardo del Museo di Storia Naturale e Orto Botanico dell’Università della Calabria, ha dato avvio alle prime fasi di ricerca che, alla fine, permetteranno di pubblicare, nel giro di un paio di anni, la 5a monografia del progetto. Essa riguarderà la realizzazione della Carta della Vegetazione Reale del comprensorio di Monte Cocuzzo, localizzato in provincia di Cosenza.

Si tratta di un sito SIC (n. IT9310064) che comprende la parte cacuminale di Monte Cocuzzo dai 1200 m di quota fino alla vetta (1541 m). Il paesaggio dell’area è tipicamente di ambiente calcareo con praterie xeriche montane ricche di endemismi, circondate da boschi di faggio.

A queste quote la vegetazione forestale è costituita prevalentemente da faggeta per lo più ceduata ed inquadrabile nell’Anemono apenninae-Fagetum dei Fagetalia sylvaticae. Sono presenti anche rimboschimenti a Pino laricio e Abete bianco. La faggeta si estende in modo frammentato tra ampie formazioni prative adibite a pascolo più o meno stabili, ma di origine secondaria.

In corrispondenza di affioramenti rocciosi si rilevano fitocenosi a carattere casmofitico caratterizzate dalla presenza di Sedum acre, Alyssum montanum, Iberis pruitii e Teucrium montanum.

Le praterie d’altitudine sono dominate da specie quali Bromus erectus, Koeleria splendens, Crepis lacera e Jurinea mollis.

Nel corso dell’estate 2017, pur con grande difficoltà viste le particolari condizioni climatiche caratterizzate da caldo eccessivo ed incendi incontrollati, sono stati realizzati i primi rilievi fitosociologici ed è stata approntata la carta dell’uso reale del suolo, di fondamentale importanza per attribuire, successivamente, l’esatta corrispondenza fitosociologica alle unità di vegetazione individuate.

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