L’ARSAC ha avviato a partire dal 2017 un programma di recupero, conservazione, risanamento e registrazione per il Fico e la Vite, e degli eventuali cloni ritenuti tecnologicamente interessanti per iscriverli al Registro Nazionale delle Varietà. Ciò attraverso l’istituzione di un sistema di produzione regionale di materiale di propagazione di “Fico Dottato Bianco di Cosenza”, di altre varietà autoctone esenti da virus appartenenti alla specie Ficus carica L. e di varietà autoctone di Vite rappresentative della biodiversità locale.
Tale iniziativa è portata avanti in collaborazione con il CRSFA “Basile Caramia” (Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”), con sede in Locorotondo (BA) e con il SINAGRI (Servizi avanzati per la sostenibilità e l’innovazione nelle aree agricole e rurali – s.r.l.), Spin Off Accademico dell’Università degli Studi di Bari grazie alla convenzione firmata con entrambe le istituzioni nel 2016.
Obiettivo principale dell’iniziativa è la selezione clonale e sanitaria di vitigni autoctoni calabresi, nonché il miglioramento genetico e sanitario della varietà di Fico “Dottato di Cosenza” e di altre varietà minori.
Allo scopo si è messo a punto un protocollo scientifico ed uno schema di produzione regionale per entrambe le specie che prevede tre categorie di materiale di propagazione: pre-base, base e certificato; delle prime due categorie sono responsabili il Centro Regionale di conservazione per la premoltiplicazione di Valenzano (BA) dell’Università di Bari ed il CRSFA “Basile Caramia”, mentre per la categoria certificata è responsabile il Centro Sperimentale Dimostrativo (CSD) ARSAC “Casello” di S. Marco Argentano (CS).
Riguardo la Vite nel corso del 2017 presso il CSD ARSAC “Casello” è stato realizzato un primo campo di confronto per l’omologazione di candidati cloni di vitigni autoctoni con la messa a dimora di barbatelle innestate con materiale sanitariamente e geneticamente migliorato individuato in regione e, in parte, già in conservazione presso il CSD ARSAC “Montebeltrano”. Il campo ospita le seguenti varietà di uva da vino localmente conosciute come: “Magliocco dolce N.”, “Lagrima N.”, “Pecorello B.”, “Gaglioppo N.”. Il programma di lavoro ha previsto le seguenti fasi:
- Selezione di campo;
- Accertamenti sanitari dei candidati cloni selezionati dall’ARSAC Calabria;
- Caratterizzazione Molecolare;
- Risanamento dei candidati cloni selezionati;
- Immissione nel campo di conservazione realizzato presso il CSD ARSAC “Casello”;
- Rilievi ampelografici e analisi tecnologiche per la registrazione dei vitigni autoctoni non iscritti al Registri Nazionale delle varietà di vite;
- Realizzazione del campo di confronto per la registrazione dei candidati cloni;
- Elaborazione delle schede fitosanitarie, ampelografiche e della documentazione necessaria per la registrazione dei candidati cloni;
- Conservazione delle fonti primarie presso il CRSFA “Basile Caramia”;
- Costituzione dei campi di confronto varietale (campi di omologazione) presso CSD ARSAC “Casello”.
Riguardo il Fico le attività del sistema di produzione di materiale di propagazione hanno avuto come oggetto il “Dottato Bianco di Cosenza” ed il “Zingarello” seguendo il seguente schema di lavoro:
- Miglioramento genetico e sanitario;
- Accertamenti sanitari sulle accessioni varietali selezionate dall’ARSAC Calabria;
- Risanamento delle accessioni selezionate;
- Immissione nel campo di conservazione realizzato presso l’Azienda Sperimentale di San Marco Argentano;
- Rilievi pomologici e analisi tecnologiche per la costituzione delle fonti primarie varietali.
- Elaborazione delle schede fitosanitarie, pomologiche e della documentazione necessaria per la l’iscrizione al Registro Nazionale delle fruttifere
- Conservazione delle fonti primarie varietali;
- Costituzione di un campo di pre-moltiplicazione per la rapida moltiplicazione delle varietà e accessioni ritenute interessanti.
Le attività di conservazione del germoplasma, di entrambe le specie, sono concentrate nel CSD “Casello” di S. Marco Argentano (CS) negli appezzamenti illustrati in figura.