Si è parlato di rilancio e valorizzazione del comparto frutta secca calabrese, nell’incontro che si è tenuto presso il CSD Arsac di San Marco Argentano

Venerdì 28 Giugno, nella saletta “Mungo” del Centro Sperimentale Dimostrativo “Casello” di San Marco Argentano si è svolto l’incontro di animazione territoriale organizzato dal gruppo operativo GO PEI FruttaSeccaCalabria. L’idea progettuale “Valorizzazione delle filiere produttive di frutta secca in Calabria”, presentata dal costituendo G.O. al bando della misura 16.1.1 – fase di setting-up nella linea tematica 2: “Innovazioni tecnologiche di prodotto e processo delle filiere”. Questo Gruppo Operativo che si è costituito per favorire il rilancio e la competitività del comparto della frutta secca calabrese, è composto da quattro enti di ricerca l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, l ‘università di Salerno, l’università di Bari e il centro di ricerca Basile Caramia di Locorotondo (BA), da un ente sub regionale calabrese l’ARSAC, due Consorzi agroalimentari, una cooperativa per la produzione di castagne e diversi imprenditori agricoli che operano dal vivaismo frutticolo alla produzione di frutta secca e essiccata, per la ricaduta sociale del progetto è presente come partner la Casa di riposo “Vincenzo Giglio” di Bisignano. L’iniziativa, che era stata programmata il 6 giugno scorso nella sede dell’impresa Capofila vivai Milone di Emanuela Milone,  rientra nelle attività itineranti di animazione territoriale, previste dal programma, con lo scopo di promuovere e consolidare l’idea progetto attraverso il confronto diretto con i componenti del G.O., coinvolgendo altri imprenditori e altri attori portatori di interesse nel territorio, con il fine di allargare il partenariato, raccogliere ulteriori istanze e suggerimenti, in modo da arrivare alla fase 2 del Bando con una proposta esecutiva e soprattutto ampiamente condivisa dai territori interessati.

La giornata è stata articolata in due momenti il primo seminariale di natura tecnico-scientifico che si è svolto in mattinata, il secondo operativo svoltosi il pomeriggio nella stessa sede tra i partner di progetto. Dopo gli indirizzi di saluto del Commissario dell’ARSAC,  del dirigente del settore Ricerca e del Consigliere Delegato all’agricoltura On. Mauro D’Acri, sono stati avviati i lavori tecnico-scientifici, moderati dalla Dr.ssa Rosanna Capano. L’apertura dei lavori è stata affidata al Dr. Maurizio Falbo dell’ARSAC che ha presentato un’ampia relazione sulla situazione del comparto a livello globale, nazionale e regionale, delineando possibili scenari di sviluppo per il comparto calabrese visto il trend di crescita dei consumi registrato negli ultimi anni. Sono seguite poi le relazioni, in scaletta del Prof. Rocco Mafrica, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, con una relazione sulle problematiche agronomiche della coltivazione delle specie di frutta secca in Calabria con particolare riferimento a quelle che storicamente e per la vocazionalità dei territori di produzione, con più superfici investite e produzioni, potrebbero svolgere un ruolo determinate per l’economia calabrese. L’intervento del Prof. Vito Nicola Savino, dell’Università di Bari, sul miglioramento sanitario e clonale di varietà autoctone calabresi ha rimarcato l’importanza per gli agricoltori di utilizzare materiale sano nella realizzazione degli impianti moderni di frutticoltura, alla luce delle recenti normative sulla produzione e commercializzazione di materiale vivaistico certificato e sulla tracciabilità dei prodotti provenienti da specifiche varietà. Sono seguiti poi gli interventi degli altri due ricercatori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria: del Prof. Bruno Bernardi che con il suo intervento ha evidenziato il livello di innovazione raggiunto dalla ricerca sulla meccanizzazione delle operazioni di raccolta di frutta secca e le possibili applicazioni in Calabria; il Prof. Marco Poiana ha invece presentato le problematiche del frutto nel post raccolta e nella trasformazione,  evidenziando i rischi sanitari e i punti critici nel processo di lavorazione a cui vanno incontro le diverse categorie di frutta secca che si producono in Calabria. La chiusura dei lavori è stata affidata al partener Capofila, la Dr.ssa Emanuela Milone, che ha illustrato il G.O. PEI e le finalità dell’idea progetto.

Ne è seguita un’ampia discussione dove dalla platea sono state formulate varie domande, istanze e spunti di applicazione a cui i relatori e i tecnici hanno dato risposte immediate e appuntato note di discussione per il tavolo tecnico del pomeriggio. Quest’ultimo lavoro avvenuto intorno alle 14,30 è stato coordinato dal Dr. Marcello Bruno dell’ARSAC e dal partner Capofila, con la presenza di tutti partner del progetto, nel quale sono stati analizzati tutti gli elementi dell’incontro diurno e delineato priorità di intervento e probabili filoni di ricerca da affrontare, individuato soluzioni innovative in grado di rispondere a problematiche concrete delle imprese partecipanti. Il G.O. PEI FruttaSeccaCalabria, si ritiene ampiamente soddisfatto del risultato della prima giornata di animazione, sia per il contenuto tecnico-scientifico delle relazioni, che per la risposta positiva avuta dal territorio in termini di numeri di adesioni e di partecipazione. Difatti erano presenti oltre ad imprenditori agricoli del settore, anche una delegazione del comune di Altomonte, del comune di San Benedetto Ullano e del GAL Valle Crati, quest’ultimo già promotore nei precedenti PSR del rilancio della filiera della frutta secca nell’area di competenza. Nei prossimi giorni sarà pubblicata la data del prossimo incontro itinerante che si svolgerà in un’altra sede regionale.

Che cosa sono e come funzionano i Gruppi Operativi (GO) clicca qui per scaricare

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Pubblicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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