Si è discusso di “Compost e Agricoltura tra presente e futuro” nel seminario che si è tenuto presso il CSD Arsac di San Marco Argentano

Si è tenuto ieri, presso il Centro Sperimentale Arsac di San Marco Argentano, il seminario su “Compost e Agricoltura tra presente e futuro”. I lavori, moderati da Mario De Rose, sono stati aperti da Maurizio Desantis del Consorzio Italiano Compostatori, che ha illustrato gli aspetti normativi dell’utilizzo del compost in agricoltura. All’interno del quadro normativo, il divulgatore Arsac Raffaele Paone partendo dall’utilizzo della Carta dei suoli redatta dall’Arsac, che rappresenta lo strumento di base per poter poi effettuare qualunque tipo di sperimentazione, ha relazionato sulla reale situazione dei terreni calabresi, analizzando alcuni casi di studio specifici.

Alessandro Lista di Calabria Maceri e Ferdinando Pantano di Silpa, si sono soffermati sulle loro tecniche di produzione di compost e biochar, basate sul rispetto della normativa, sulla garanzia della qualità e della certificazione dei prodotti, al fine di migliorare le caratteristiche fisico – agronomiche dei suoli agrari. Benito Scazziota dell’Arsac ha parlato dell’utilizzo di compost e biocharin agricoltura biologica evidenziando l’importanza della figura dell’agronomo, che ha il compito di gestire tutti i processi e di occuparsi anche degli aspetti fitosanitari legati all’utilizzo della sostanza. Scazziota ha sottolineato inoltre,come l’utilizzo del compost possa favorire l’economia circolare delle aziende. Santina Rizzo dell’Università della Calabria ha illustrato nei dettagli il programma del progetto di ricerca in atto tra Università ed Arsac, basato sullo studio delle nuove tipologie di ammendanti e sullo studio degli effetti sulla fertilità del suolo e della sicurezza delle colture agricole. Il progetto, svolto nei Centri sperimentali Arsac di Molarotta e di San Marco Argentano, si occupa dello studio dell’interazione di compost e biochar su diverse colture in presenza di diverse caratteristiche pedoclimatiche. Il Commissario Straordinario Arsac Stefano Aiello ha evidenziato come questo progetto sia la naturale prosecuzione di una serie di interventi che l’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese già svolge sul territorio, ma ha sottolineato anche la necessità di approfondire tutti gli aspetti di questa tematica per comprendere realmente una problematica che oltre l’agricoltura riguarda soprattutto l’ambiente. Una corretta lavorazione dei rifiuti potrebbe rappresentare una risorsa per i territori – ha proseguito Aiello- ma non si può prescindere dalla qualità, dalla tracciabilità dei prodotti, da continue analisi di laboratorio per monitorare i diversi processi in ogni singola fase; sono necessarie le competenze degli agronomi per poter utilizzare questi fertilizzanti, che potrebbero condurre anche ad un migliore uso delle risorse irrigue. Aiello ha concluso, specificando che è necessario prevedere in maniera propedeutica dei piani di concimazione che tengano conto della natura dei terreni e degli assorbimenti graduali di sostanza organica. Francesco Cufari, Presidente della Federazione regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, si è detto favorevole a questa iniziativa, ribadendo che l’utilizzo del compost potrebbe anche concorrere a favorire la mitigazione dei cambiamenti climatici in corso e specificando che l’Ordine degli Agronomi e dei Forestali è disponibile a collaborare con gli enti pubblici, per effettuare studi più approfonditi, in quanto il compost rappresenta un’opportunità preziosa solo se utilizzato nel modo corretto. I lavori sono stati conclusi dal Consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri, che ha espresso apprezzamento per questo progetto ed ha sottolineato come la Regione sia da sempre attenta a questa problematica avendo lavorato molto in termini di raccolta differenziata. La Regione, ha affermato il Consigliere D’Acri, sempre a sostegno della ricerca e dell’innovazione in agricoltura, si farà promotore per l’istituzione di tavoli tecnici che dovranno coinvolgere tutti i soggetti interessati.

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Pubblicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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