Riscoperta della viticoltura d’alta quota ad Alessandria del Carretto

Nel comune di Alessandria del Carretto (CS), nell’area ricadente nel Parco del Pollino, il 24 luglio l’ARSAC ha dato inizio al Censimento della biodiversità agraria vegetale nonché alla ricognizione dei pochissimi agricoltori custodi di questo patrimonio di inestimabile valore agrario e naturale. Un territorio che presenta paesaggi mozzafiato. Da un lato, le vicine vette del Pollino, dall’altro, in lontananza, la costa jonica cosentina. Appena un’ora di strada da Trebisacce e si arriva a 800-900 metri s.l.m.  al riparo dai rumori e dal brulichio delle città e dei paesi costieri ma in un contesto di grande rarefazione di presenza umana. Per realizzare il censimento della biodiversità agraria e dei suoi custodi in un territorio così spopolato è stato fondamentale ricevere l’appoggio dell’Amministrazione comunale e dell’Associazione no profit “Terre di Alessandria”. L’Associazione vuole, tra gli altri nobilissimi obiettivi, con l’aiuto di tutti i soggetti interessati, ricreare le condizioni per una moderata crescita demografica partendo dalla valorizzazione del territorio, promuovendo studi che ne facciano comprendere ed apprezzare le sue caratteristiche ed investendo su  iniziative culturali ed economiche per contrastare lo spopolamento severo ed attrarre giovani e nuovi residenti. E’ con i soci di Terre di Alessandria che l’ARSAC ha visitato il vigneto di un custode della biodiversità che coltiva e conserva, consapevolmente, almeno 10 varietà di uva da vino che si sono adattate al clima freddo dell’areale. Si resta colpiti dalla presenza di viti di circa 100 anni di età che rappresentano una vera rarità in quanto si tratta di piante che naturalmente non sono longeve e che possono fornire importantissime indicazioni genetiche, morfologiche e vinicole per il rilancio di una viticoltura di qualità. Partendo da questi presupposti l’Associazione, con il Patrocinio del Comune di Alessandria del carretto., ha acquisito terreni in stato di abbandono per intraprendere la coltivazione della vite proprio con le varietà segnalate che si sono adattate al clima ed al suolo di Alessandria.

I tecnici divulgatori dell’ARSAC, hanno effettuato dei saggi per valutare l’attitudine del sito alla coltivazione della vite. Sono state aperte delle buche, finestre pedologiche, per una valutazione del profilo del terreno anche in profondità laddove arrivano le radici delle piante per l’assorbimento dell’acqua durante il periodo estivo; i campioni di terreno sono stati sottoposti ad analisi specifiche nei laboratori dell’ARSAC. Il terreno appartiene alla categoria dei Flysch arenacei  con presenza di  pietre  dalle forme squadrate utilizzate nelle tipiche costruzioni rurali da salvaguardare  unitamente ai muretti a secco ed al pari delle varietà locali di fruttiferi. Siamo conviventi che la sinergia delle forze del pubblico e del privato possano essere l’unico sistema per promuove uno sviluppo rurale e demografico del territorio comunale di Alessandria del Carretto.

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Pubblicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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