L’ARSAC presente a EIMA Bologna per parlare di ricerca e innovazione

L’ARSAC – Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura ed Ente Strumentale della REGIONE CALABRIA è presente ad Eima 2018 Bologna, l’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio. La rassegna a cadenza biennale è promossa dal 1969 da FederUnacoma, la Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura, ed è organizzata dalla sua società di servizi FederUnacomasurl, in collaborazione con BolognaFiere. Alla manifestazione, organizzata in 14 settori merceologici e articolata anche nei saloni specializzati di EIMA Componenti, EIMA Green, EIMA Energy ed EIMA M.i.A., partecipano direttamente industrie costruttrici di ogni continente (circa 1900 espositori provenienti da quaranta paesi), che presentano le tecnologie di avanguardia del comparto a livello mondiale, insieme ad enti di ricerca, e vi prendono parte visitatori professionali provenienti da oltre sessanta paesi.

Alla rassegna internazionale ha partecipato l’ARSAC con il Commissario Straordinario Arsac ing. Stefano Aiello ed il dott. Benito Scazziota. In particolare, l’ARSAC ha presenziato a tre workshop. Il primo, promosso da CREA, dal titolo “La chimica verde per un’ortofrutta sostenibile”, al quale hanno preso parte anche i rappresenti di NOVAMONT, CHIMICA VERDE, REGIONE MARCHE, ENEA   e lo stesso CREA. Nel corso del seminario, il Commissario Aiello ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dall’ente di sviluppo regionale, in quanto ricerca e sperimentazione sono alla base di un’agricoltura che sia sostenibile e competitiva allo stesso tempo. Fondamentali, dunque, gli apporti degli sperimentatori e dei divulgatori Arsac che, in costante collaborazione con gli enti di ricerca, portano avanti numerosi progetti ed attività volti allo sviluppo ed all’innovazione del comparto agroalimentare calabrese, nell’ottica della diffusione tra le aziende regionali di modelli agricoli “verdi” e rispettosi dell’ambiente e del territorio.

Nel workshop dedicato a “La nuova frontiera del riso a goccia”, organizzato nello stand NETAFIM, i tecnici israeliani del Centro Ricerche NETEFIM ed i ricercatori della SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA DI PISA hanno esposto le loro relazioni scientifiche sull’argomento. Il dott. Scazziota dell’ARSAC ha relazionato e si è confrontato con loro sulle nuove tecniche di irrigazione del riso e di gestione delle risorse idriche, nonché sulle nuove varietà sperimentali di questo prodotto, che costituisce una delle colture principali – dalle grandi qualità e potenzialità – della Piana di Sibari, per la quale l’Arsac sta effettuando diverse ricerche nel proprio centro sperimentale della Sibaritide.

Il terzo workshop nel quale l’Arsac è stata protagonista attiva è stato quello dal titolo “I residui agricoli: da scarti a preziose risorse per l’industria dei bioprodotti”, promosso da FEDERUNACOMA – ITABIA. Nel corso del seminario, l’Arsac ha precisato che ricerca e innovazione costituiscono la chiave di volta dello sviluppo delle micro imprese di regioni legate allo sfruttamento delle risorse locali e che si può puntare alla sostenibilità attraverso il recupero, la protezione e la valorizzazione, del patrimonio di arti e mestieri rari, vero capitale di cultura tecnologica e del lavoro di regioni come la Calabria. “In Calabria – ha dichiarato il Commissario – occorre un innesto di saperi e know-how scientifici e tecnologici “a forte aggancio” alle vocazioni territoriali, ovvero ad alto potere di contaminazione di altre filiere tecnologiche;  c’è bisogno di innestare un know-how specialistico nel campo delle biotecnologie ambientali ed industriali per contribuire a  valorizzare l’ambiente rurale rendendolo attrattivo, contrastare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne e ampliare la rete di laboratori di ricerca e sperimentazione. Il tutto, partendo dalla valorizzazione dei giovani ricercatori calabresi”.

E’ stato illustrato, inoltre, ai presenti, un processo brevettato e coperto dal marchio GINEXTRA® del quale ARSAC è coopropietario insieme ad ARTES. L’impianto, progettato su scala pilota, consente la separazione delle fibre per tessile da steli macerati di fibra vegetale. Ancora, la ricerca ha consentito la caratterizzazione di ecotipi e la selezione dei genotipi più adatti alla coltivazione, lo sviluppo di un processo enzimatico di macerazione che utilizza un cocktail enzimatico (con marchio GINEXTRA®) con elevate prestazioni, lo studio per ottenere prodotti biologici di elevato valore commerciale dai rifiuti solidi e dai liquidi del processo di raffinazione biologica primaria.

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Pubblicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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