Il Centro Sperimentale Dimostrativo ARSAC di Mirto, rappresenta oggi un punto di riferimento per gli agrumicoltori dell’area cosentina e delle regioni limitrofe ed è visitato anche da ricercatori internazionali impegnati in attività di miglioramento genetico e di selezione di nuove varietà. La superficie investita ad agrumi è di circa 6,5 ettari suddivisa in campi sperimentali dimostrativi di orientamento varietale realizzati e gestiti in collaborazione con il CREA- OFA (ex CRA– ACM di Acireale) nell’ambito dei progetti MiPAAF “liste varietali di agrumi”. Nei campi sono state messe a confronto diverse varietà di arance, selezioni di clementine precoci e tardive interessanti e alcuni ibridi triploidi mandarino – simili. Tutte le varietà poste a confronto hanno la caratteristica di non produrre semi (apireni) e di non indurne mediante impollinazione incrociata al Clementine Comune. Il materiale utilizzato per la realizzazione dei campi di orientamento, esente da virus, è stato fornito dal CRA – ACM di Acireale. Le caratteristiche qualitative e produttive di molte selezioni in prova nei campi varietali hanno evidenziato il loro potenziale interesse per l’agrumicoltura della Piana di Sibari consentendo un ampliamento dell’epoca di maturazione sino a Marzo con frutti di mandarino-simili, apireni, non in grado di impollinare impianti limitrofi, e fino a giugno per quanto concerne le arance a polpa bionda, consentendo interessanti possibilità di sostituzione del clementine Comune che ha problemi legati ad eccesso di produzione in un periodo alquanto breve. Nel 2017 è stato realizzato in collaborazione con il CREA- OFA un campo con 100 piante di limone apireno Lemox irradiato, con il fine di valutare la possibilità di selezionare piante con una spinescenza ridotta rispetto all’attuale selezione e con frutti di alta qualità. Il 14 dicembre accompagnati dai ricercatori del CREA – OFA Dr. Giuseppe Russo e Dr. Marco Caruso, hanno visitato il Centro un gruppo di ricercatori internazionali: Malcom Smith (Department of Agricolture and Fisheries, Bundaberg), – Australia; Pablo Aleza (Istituto Valenciano de Investigación Agraria- Valencia) – Spagna, Kwan Jeon Song ( Jeju National University, Jeju) – Corea del Sud, Fernando Riva (Istituto Nacional de Investigación Agropecuaria, Salto) – Uruguay e Fred Gmitter (Citrus Research and Education Center, University of Florida) – USA. Oggetto della visita le nuove varietà di agrumi selezionate e brevettate di recente dal CREA – OFA, in collaudo e sperimentazione da circa 15 anni presso il CSD di Mirto Sweet Sicily, Early Sicily, Bellini e Galatea e l’ibrido triploide Mandared innestato su quattro differenti portinnesti di cui 2 nuovi costituiti dal CREA – OFA.

Varietà presenti nei campi di orientamento:

Portinnesti utilizzati: Citrange Carrizo, Arancio Amaro, Citrumelo Swingle, Alemow, Arancio trifogliato Flying Dragon, Citrange Troyer, C35, F6P12 e 06-G3.

Le azioni dimostrative poste in essere nel periodo in questione hanno riguardato:

Il CSD di Mirto, da anni si occupa dell’allevamento del baco da seta e delle attività gelsibachisericole a supporto delle aziende agricole e istituzioni interessate. E’ l’unico Centro autorizzato del Sud Italia, alla consegna dei telaini e al ritiro del bozzolo maturo, ai sensi dell’art. 6 DM 29 dicembre 2010, decreto del Dirigente Generale della Regione Calabria n° 650 del 3/05/2013.

Se fino a ieri, la produzione di seta in Italia non era vantaggiosa per le aziende agricole, oggi si registra un notevole interesse dovuto principalmente a nuovi sistemi produttivi ecocompatibili (produzioni biologiche certificate) e nuove tipologie di prodotti (cosmetica, sanitario e linee abbigliamento certificate), che possono rappresentare un occasione di reddito nell’ambito della multifunzionalità dell’azienda agricola.

Nel 2017, sono state messi in produzione, considerata la manodopera a disposizione, sia per fini divulgativi che per produzione di bozzolo di baco, 3 telaini (circa 60.000 uova) mentre su richiesta, sono stati forniti larve di baco da seta di seconda età all’associazione nido di seta (circa 60.000 bachi).

Il Centro nei periodi di fine aprile, in concomitanza dell’allevamento del baco è vistato da numerose scolaresche e imprenditori, inoltre, ha collaborato con il club per l’UNESCO di Catanzaro al progetto “IL FUTURO E DI SETA” Fornendo consulenza e supporto tecnico.

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