Presso il Centro Sperimentale Dimostrativo ARSAC di Cropani Marina si è introdotta da qualche anno la Stevia Rebaudiana, pianta perenne originaria del Sud America, per verificare l’adattabilità al nostro ambiente pedoclimatico. Da questa pianta si ricava un dolcificante sostitutivo dello zucchero, che essendo prodotto da fibra non entra in circolazione nel sangue. Ha un potere dolcificante venti volte superiore del glucosio. 

Per la realizzazione della prova sono state costituite due parcelle sperimentali di cui una in serra, estesa per mq 30, e una in pieno campo coprente una superficie di mq 5.

La prima operazione effettuata è stata la preparazione del terreno tramite una vangatura, previa concimazione con letame. Successivamente è stata posizionata la manichetta per l’impianto d’irrigazione.

Le piantine con pane di terra sono state messe a dimora alla distanza di cm 50 x cm 20.

Oltre alla costituzione delle parcelle, la prova ha previsto la produzione di piantine in vaso tramite nebulizzazione e ombreggiatura dell’ambiente, per verificare il periodo migliore di radicazione.

Di seguito si riportano i dati ottenuti nel 2017.

Nella parcella in serra su 204 piantine messe a dimora solo 170 sono attecchite (80%).

La raccolta delle piante è avvenuta in due tagli. Nel primo, effettuata il 6 luglio 2017 ad una altezza di 10 cm da terra, si è avuta una produzione di biomassa verde di 44 kg. Dopo essiccazione il peso si è ridotto del 50%. Dei 22 kg il 50% è rappresentato da foglie (da cui si ricava la sostanza dolcificante) il restante 50% da steli. Il 19 settembre è stato effettuato un secondo taglio è si è avuta una produzione di 66 kg di sostanza verde che dopo essiccazione si è ridotta a 33 kg (50%). Anche in questo taglio il  50% è costituito da foglie e il 50% di steli. Tutto ciò dimostra che la Stevia raggiunge la massima produzione a fine estate. La produzione media a pianta è di  0,50 Kg.

Per quanto riguarda le piantine messe a dimora in pieno campo, date le avverse condizioni climatiche (gelate tardive) non si è avuta produzione. Da ciò si evince che è una pianta tipicamente sub-tropicale sensibile alle condizioni ambientali.

Per la produzione di piantine sono state messe a radicare, ad inizio giugno 2017, in vasi contenenti il 60 % di terriccio e il 40 % di sabbia, 220 talee semi legnose. Ai primi di agosto si sono ottenute 200 piantine (91%). La prova si è ripetuta il 22 di agosto con 194 vasi. A fine ottobre si sono ottenute 194 piantine (100%). Ciò dimostra il periodo migliore per la radicazione è quello estivo-autunnale, anche se quello primaverile-estivo ha fornito risultati soddisfacenti.

E’ stata effettuata anche una prova per ottenere piantine a partire da seme, che però non ha dato risultati in quanto la germinabilità è risultata essere pari a zero.

Pertanto l’unico metodo di riproduzione è quello da talea.

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