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L’Informatore Agrario: Il punto sulle resistenze a Xylella

Come riportato su infoxylella.it  è stato pubblicato sull’Informatore Agrario n.11/2017 ) del 23 marzo (pag.59-63) l’articolo “Resistenza a Xylella fastidiosa in diverse cultivar di olivo – stato dell’arte e prospettive future” (Boscia et al.),

L’articolo, che riassume tutte le attività di ricerca avviate ed attualmente in corso sulla ricerca e valutazione di resistenze genetiche a Xylella fastidiosa (subsp. pauca ceppo CoDiRO) nel germoplasma olivicolo, riporta dati sperimentali nuovi ed originali sia sul comportamento delle varietà Leccino, Ogliarola salentina, Cellina di Nardò ed altre cultivar, che la prima segnalazione di elevata resistenza della varietà FS-17. In estrema sintesi, grazie alle analisi sierologiche (ELISA) e molecolari quantitative (qPCR), condotte su diverse centinaia di piante in oliveti multivarietali sottoposti a fortissima pressione di inoculo in zona infetta, è emerso che la cultivar FS-17, oltre che essere asintomatica presenta una minore incidenza percentuale di piante infette (appena il 12% di piante infette rispetto al 50% in Leccino e 100% in Ogliarola salentina); inoltre, quando infetta, ha la più bassa concentrazione batterica poiché nelle piante analizzate è stata ritrovata, in media, la metà della concentrazione di Leccino e circa un centesimo della concentrazione in Ogliarola salentina. Si ricorda che FS-17 è una varietà brevettata autofertile, precoce, produttiva e di vigoria contenuta, pertanto idonea per impianti a media ed alta densità, ottenuta dal Prof. Giuseppe Fontanazza del Cnr (ISAFoM) di Perugia attraverso la selezione di semenzali da autoimpollinazione della cv Frantoio. L’articolo, riportando il dato attuale di circa 300, tra varietà ed accessioni, già avviate a prove sperimentali di valutazione della resistenza, lascia intravedere e ben sperare nell’identificazione di nuove fonti di resistenza in olivo e nel ritrovamento di ulteriori cultivar resistenti al batterio, indispensabili per provare a mantenere e rilanciare l’olivicoltura nelle aree infette.

scarica l’articolo da Informatore Agrario

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Pubblicato da Arsac Ufficio Marketing Territoriale

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