Arsac: attività di monitoraggio delle cimici dannose nei noccioleti calabresi

L’ARSAC  nell’ambito dello  progetto studio della biodiversità entomologica e della valutazione della entomo-cenosi vincolati al nocciolo , finalizzato alla lotta biologica dei principali fitofagi della Nocciola 2Calabrese, ha avviato in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Nocciola di Calabria  il monitoraggio delle cimici nocciolaie, Gonocerus acuteangulatus e Palomena prasina.   L’attività trofica delle “nocciolaie” sui frutticini può  determinare cascola tra maggio e giugno o provocare il cimiciato delle nocciole, in quanto le punture sui frutti inducono alterazioni dei tessuti e conseguente decadimento qualitativo dovuto al gusto di amaro delle nocciole.   Il controllo  viene eseguito con la tecnica del “frappage”, dalla seconda decade di Maggio fino a Luglio (indurimento del guscio) con cadenza settimanale.  Si procede con la si stesura di un telo bianco sotto la parte di chioma esposta a Sud e scuotendo le branche per  provocare la caduta gli insetti (cimici e balanino). Per ogni noccioleto si scuotono 6-8 piante, nelle prime ore del mattino (tra le 5,00 e le 6,00) prima che gli insetti iniziano a spostarsi poi si raccoglie il materiale caduto in contenitori per la classificazione e determinazione del grado di infestazione con relativa soglia di intervento.
L’Arsac inoltre attraverso la collaborazione con Unical DiBEST e UniRc Laboratorio di Entomologia Agraria, sta monitorando anche la presenza di insetti utili e antagonisti naturali delle specie dannose, con trappole (attrattivo liquido) poste nel terreno con monitoraggio mensile di durata triennale, finalizzato ad avviare programmi di lotta biologica per la Corilicoltura Calabrese.

 

 

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